
Nelle campagne di Vittoria è stato trovato il cadavere di un uomo. Il ritrovamento del corpo è avvenuto questa mattina, intorno alle 5. Sarebbe finita nel sangue una festa di Capodanno organizzata nella discoteca La Dolce Vita, in Contrada Alcerito a Vittoria, La vittima è un giovane di origine nordafricana, probabilmente tunisino, che sarebbe stato ucciso, all’alba, da un gruppo di romeni. Sarebbe stato colpito con delle spranghe e poi con un coltello a serramanico. Il corpo è stato ritrovato dai carabinieri, avvertiti da alcuni testimoni, all’ingresso del locale, abituale luogo di ritrovo dei tanti migranti che vivono e lavorano nelle serre tra Vittoria e Acate.
Al pub si erano dati appuntamento per il tradizionale veglione di fine anno un gruppo di extracomunitari. La festa era andata avanti per tutta la notte e alle prime luci dell’alba molti erano già andati via. Dietro all’omicidio ci sarebbero state le attenzioni rivolte dal giovane a una ragazza romena. Frasi che avrebbero scatenato l’ira di un gruppo di connazionali: almeno tre lo avrebbero atteso all’uscita dal locale e lo avrebbero lasciato a terra, privo di vita. L’allarme è stato lanciato da alcuni partecipanti alla festa. Quando i carabinieri e i sanitari sono arrivati l’uomo era già morto.
Non aveva documenti con sé. I carabinieri hanno lavorato tutto il giorno per identificarlo e in serata continuavano a seguire una traccia. La vittima sarebbe un tunisino di circa 30 anni. Gli investigatori cercano conferme sulla sua identità, ma sarebbero risaliti all’uomo grazie alla testimonianza di connazionali. I militari, che conducono le indagini, hanno fermato tre rumeni, due dei quali sono minorenni. Li hanno sottoposti a lungo interrogatorio e stanno vagliando la loro posizione. Presto potrebbero esserci ulteriori sviluppi nelle indagini. In caserma sono stati sentiti anche alcuni dei presenti alla festa di fine anno. Dalle testimonianze e dai racconti potrebbero emergere particolari utili. Fermati tre rumeni, due sono minorenni, I carabinieri del nucleo operativo di Vittoria e dal nucleo investigativo di Ragusa stanno anche esaminando le telecamere di videosorveglianza del locale e della zona. Le armi del delitto sarebbero state trovate. Le indagini sono guidate dal procuratore di Ragusa Fabio D’Anna e dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo, che si è anche recata sul luogo del delitto.
La Dolce Vita è di proprietà di un imprenditore vittoriese, ma all’interno lavorano alcuni romeni. Altre volte, in passato, si sono registrati episodi di violenza.













