
Potrebbe essere benissimo uno spot di propaganda degli ideali di Europa Unita l’impresa portata recentemente a termine da Giorgio Sterlino e Loredana Puglisi. Ovvero visitare tutte le capitali degli Stati membri dell’Unione Europea (oltre a tantissime altre località del Vecchio Continente) in un arco temporale ristretto. Un lunghissimo viaggio lungo 9 anni sconfiggendo pandemie, ritardi, cancellazioni e tutti quei brividi ed imprevisti che hanno portato un grande come Paulo Coelho a dire che il viaggio non è mai una questione di soldi, ma di coraggio. E di coraggio la coppia modicana, nella vita quotidiana e in quella da novelli Marco Polo, ne hanno avuto tantissimo. Lui europeista convinto, innamorato follemente del Vecchio Continente, lei desiderosa di vedere sempre cose nuove e scoprire ciò che c’è oltre, hanno cominciato quasi per caso quella che col tempo è diventata una vera e propria sfida personale. “Il primo viaggio in assoluto è stato a Roma, nel 2013. La visita della Città Eterna ci ha affascinato così tanto che non eravamo ancora tornati e già progettavamo il viaggio successivo. Ma ancora eravamo ben lontani dal pensare che quella era diventata la prima tappa del nostro lungo tour”. Infatti dopo Roma, i coniugi Sterlino cominciano a macinare km e a fare collezione di calamite e selfie davanti ai monumenti più famosi. Dalle classiche Parigi, Berlino, Dublino, Madrid e Londra alle più esotiche Zagabria, Vlinius, Riga e Tallin. Passando per Lubiana, Helsinki, Varsavia, Stoccolma, Copenaghen, Bruxelles, Lisbona, Budapest, Bucarest, Bratislava, Praga, Amsterdam, Sofia. Non tralasciando le mete più piccole come Lussemburgo, Valletta e Nicosia. “Proprio dalla Città cipriota di Larnaca abbiamo provato una esperienza particolare. Ovvero cenare a Cipro e fare colazione in Polonia visto che subito dopo aver cenato nella bellissima isola al centro del Mediterraneo abbiamo preso un aereo che ci ha portato a Katowice. Sono piccole cose come queste che ci hanno fatto innamorare sempre di più del viaggio in se stesso. “Riteniamo non possano mai farsi classifiche assolute (riguardo ad ogni ambito), la nostra “fortuna” è saperci emozionare in ogni città, in ogni luogo nuovo, ognuno per le sue caratteristiche. Detto questo, tra le città viste, a parte ovviamente Parigi e Londra, ricordiamo Tallinn (il più bel centro storico medievale che abbiamo visto), Praga (fiabesca, sorprende ad ogni angolo, per ogni per palazzo) e Stoccolma (bellezza ed eleganza, la signora del nord).Ma come non ricordare anche Edimburgo e Amsterdam? O Vienna e Budapest? Lisbona? E la meravigliosa Polonia?”. Nonostante i due anni forzati di stop causa Covid a queste mete si sono aggiunte altre Città come Oslo, Edimburgo,Strasburgo, Danzica, Cracovia, Siviglia solo per citarne alcune. Normale adesso chiedersi quale sarà la prossima fermata: “Usciamo dalla Comunità europea, Si va alla conquista dell’Impero Romano d’Oriente visto che abbiamo già i biglietti per Istanbul”. Anche se il sogno è un altro Impero, quello del Sol Levante. “Il Giappone ci ha affascinato sempre e stiamo prendendo in seria considerazione l’ipotesi. Diciamo che è in ballottaggio con un altro grande Paese, gli Stati Uniti d’America”.
1 commento su “Dalla “A” di Amsterdam alla “Z” di Zagabria. Gli Sterlino uniscono l’Europa”
Giorgio,complimenti siete quasi impareggiabili.Auguriamoci tanta salute x tantissimi viaggi.Speriamo ad un’Un’altro incontro. Un abbraccio a voi.