
di Giannino Ruzza
L’Associazione, Innocent Lossogo, che nella Repubblica Democratica del Congo si occupa delle persone in difficoltà, sfollate e vulnerabili nella regione est dell’Ituri, una delle 21 province del Paese africano, ha lanciato un appello alle autorità nazionali e provinciali della regione affinché metta un freno alla presenza di bambini utilizzati nei pozzi minerari. Lo ha fatto citando in particolare il territorio di Mahagi, in occasione della Giornata mondiale del bambino africano. Infatti, bambini e donne incinte vengono costantemente informati del rischio rappresentato dalle sostanze tossiche presenti nei giacimenti d’oro, emissioni nocive che li espongono al rischio di ammalarsi seriamente. Il coordinatore di Innocent Lossogo, ha identificato la presenza di almeno 1500 bambini e donne in avanzato stato di gravidanza utilizzati nelle cave aurifere. Si tratta in prevalenza di donne e bambini sfollati, bambini orfani, sfruttati in questa redditizia attività di estrazione mineraria. Questo ci ha spinto a sensibilizzare le autorità governative nazionali a vigilare e mettere un freno allo sfruttamento indiscriminato di minori. Inoltre, nella città di Bunia circa 9.000 bambini sono vittime di atrocità commesse da gruppi armati ribelli, ha aggiunto l’Associazione che si occupa della difesa e tutela dei diritti dei minori.












