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Modica, randagi aggrediscono e uccidono gregge

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Due pecore uccise e tre ferite. E’ questo il bilancio dell’aggressione ad un gregge da parte di almeno tre cani randagi avvenuto in Contrada Rassabia, territorio di Modica. Il proprietario, quando si è recato nell’ovile dove erano custudite le pecore ha fatto l’amara sorpresa. Dei cani nessuna traccia.

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4 commenti su “Modica, randagi aggrediscono e uccidono gregge”

  1. E meno male si trattava di un gregge di pecore, non voglio dire altro. Tutti gli ipocriti amanti degli animali (ma solo gli ipocriti) si interessino e vadano a prendere questi animali e li accudiscano in modo da evitare pericoli. E’ facile fare le foto di adorabili cani e gatti che vi abbracciano, pensate a quelli che sono in giro, altrimenti le vostre belle parole da animalisti sfegadati sono false.

  2. Il randagismo è un grosso problema, non facile da contrastare purtroppo. Chi invece è più facile da contrastare sono le persone che fanno passeggiare i loro amati cani, lasciando escrementi in giro. Oppure li lasciano liberi senza guinzaglio, dimenticando che c’è gente che ha paura dei cani. Oppure che li portano in luoghi chiusi dove c’è gente che è pure allergica al pelo del cane. Io personalmente lascio fuori legato il cane, compro ciò che devo comprare, e lo riprendo. Io credo che tutti dovrebbero fare così. La verità e che forse ci vorrebbe la patente pure per tenere un cane. Ho notato pure al cimitero di Modica, un cane di grossa taglia con collare che si aggira indisturbato con collare. La volta scorsa ho dovuto accompagnare io personalmente una donna perché era terrorizzata. Qualcuno deve intervenire. Un po come le auto, che nella parte vecchia del cimitero sembra di essere sulla Salerno Reggio. Ma la cosa fastidiosa è che usano pass di parenti disabili. Infatti dalle auto non vedo mai scendere persone che non sono in grado di camminare, anzi. Mi chiedo, chi deve controllare? Con quale criterio rilasciano pass? Possibile che abbiamo sempre bisogno di controllori? L’educazione dove sta? Grazie.

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