
E’ intitolata “ordine e legge” l’operazione lanciata dalla polizia israeliana per assicurare i rivoltosi alla giustizia e per “mantenere la pace pubblica”, che ha finora consentito l’arresto di oltre 2mila persone. I palestinesi, tuttavia, hanno affermato che la polizia israeliana ha arrestato coloro che stavano protestando pacificamente con l’obiettivo di reprimere sul nascere il loro movimento, che nell’ultimo mese stava prendendo piede. La polizia israeliana -secondo fonti palestinesi- avrebbe dovuto dare ragione al 23enne attivista Muna al-Kurd quando è stato arrestato. Muna al-Kurd, protestava mettendo in evidenza l’ordine di un tribunale israeliano in cui la sua famiglia, e molte altre, venissero sfrattati con la forza dalle loro case a Sheikh Jarrah, un quartiere nel cuore di Gerusalemme est, assieme al fratello gemello Mohammed al-Kurd. I loro arresti sono arrivati il giorno dopo che una giornalista di Al Jazeera Media Network, Givara Budeiri, era stata brevemente detenuta mentre informava dei disordini in corso a Sheikh Jarrah.