
Ordine del giorno approvato dalla direzione provinciale del Partito Democratico di Ragusa.
La questione dello smaltimento dei rifiuti urbani è riesplosa in questi giorni nella SSR 7 Ragusa interessando la frazione secco/indifferenziato e a catena altre frazioni di rifiuti.
La questione si è puntualmente ripresentata in quanto lanostra SSR pur avendo un proprio impianto di TMB (Trattamento Meccanico Biologico) per il trattamento del rifiuto indifferenziato, non ha il sito finale di conferimento del rifiuto trattato (discarica) per cui,conferendo dal luglio 2017 fuori ambito in quanto la discarica di Cava dei Modicani ha esaurito da quella data la sua capacità di abbancamento, siamo periodicamente soggetti alle chiusure e malfunzionamento delle discariche di altri ambiti.
Andare fuori ambito ha comportato in questi anni un aumento dei costi legati al trasporto.
“Tali aumenti sono pressoché triplicati in questo momento in quanto il rifiuto pretrattato sarà conferito presso un termovalorizzatore in provincia di Rimini o altri siti fuori Sicilia.
La carenza impiantistica, in questo caso un impianto completo di selezione, trattamento, valorizzazione energetica e smaltimento della frazione indifferenziata ha penalizzato e continua a penalizzare i cittadini ibleisulle cui tasche si scaricano i maggiori costi”.
In questi anni gli organismi decisionali della SRR (sostanzialmente la assemblea dei Sindaci) non sono riusciti ad arrivare ad un atto decisionale che individuasse questo sito.
Il comune di Ragusa durante la sindacatura Dipasquale aveva individuato Cava dei Modicani per localizzare il sito (quarta vasca) ma nel 2014 il consiglio comunale di Ragusa eliminò quella previsione dal piano triennale delle opere pubbliche.
“C’è da aggiungere che in questi anni il processo decisionale per la localizzazione del sito o dei siti è stato avviato ma la assemblea dei Sindaci non ha mai raggiunto una decisione definitiva rimandando sempre a ulteriori approfondimenti.
Il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti della Regione Sicilia ha più volte diffidato la SRR affinché individuasse il sito e procedesse alla progettazione dell’impianto per il cui finanziamento ha promesso la relativa copertura”.
Per questa inadempienza la SRR Ragusa è stata due volte commissariata e il secondo commissario è tutt’ora in carica.
Neanche i commissari ad acta regionali sono pervenuti ad una localizzazione definitiva che consentisse di procedere alla progettazione dell’impianto.
“Il Presidente Musumeci – aggiunge il Pd – adesso se ne viene fuori con la proposta estemporanea di uno o più termoutilizzatori (cosa sono esattamente?????), non previsti dal piano regionale dei rifiuti, da localizzare non si sa dove, da realizzare chissà quando invece di lavorare per perfezionare il processo di raccolta differenziate spinta in corso, ottimizzando strutture e costi.
Per non parlare della ennesima riforma annunciata del sistema, dagli ATO, ancoera in liquidazione, siamo passati alle SRR e ora dovremmo passare alle ADA.
Un fuga dalla realtà da parte di Musumeci.
La direzione Provinciale del Partito Democratico di Ragusa, prendendo atto della grave situazione della raccolta rifiuti in provincia che a causa della mancanza di un sito di conferimento del rifiuto indifferenziato comporterà un aggravamento dei costi che si riverseranno sulle tasche dei cittadini con un aumento della Tari, chiede che il Presidente della SRR Avv. Cassì, Sindaco di Ragusa, finora inerte sulla questione, convochi la assemblea della SRR con all’o.d.g. la localizzazione e costruzione di un impianto per l’indifferenziato a servizio dell’ambito”.
Il Pd impegna il proprio Segretario di Federazione /Sindaco di Giarratana a promuovere e sostenere in maniera decisa una scelta definitiva che risolva in modo duraturo il problema dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.