“La polemica sui diritti di istruttoria relativi alle pratiche urbanistiche, con rialzi variabili da 30 a 516 euro a seconda della tipologia di documento, vede anche Italia Viva in campo tra chi contesta una scelta che, in tempo di Covid, dunque con ripercussioni pesanti per le imprese, avrebbe dovuto essere evitata”. E’ quanto sostiene il coordinatore cittadino di Iv Comiso, Vincenzo Maggio, secondo cui la decisione presa durante la seduta del Consiglio comunale dello scorso 25 maggio, su proposta della Giunta Schembari, rappresenta un grosso errore di questa amministrazione. “Non ha neppure senso – continua Maggio – che la scelta sia stata compiuta per finanziare la digitalizzazione dell’archivio urbanistico del Comune e che i costi che i cittadini saranno chiamati a sostenere sono inferiori rispetto a quelli di altri Comuni per pratiche analoghe. Stiamo, comunque, parlando di un odioso balzello che si sarebbe potuto evitare e che, in una fase storica del genere, può determinare scompensi non di poco conto. Una scelta infelice che il Consiglio comunale dovrebbe, secondo noi, rivedere. Ancora più infelice perché si dà l’impressione di volere mettere le mani nelle tasche dei cittadini con l’obiettivo di contribuire a risanare un bilancio in perdita ed esitato sempre con enorme ritardo, dopo commissariamenti e solleciti di vario tipo da parte della Regione. Auspichiamo che l’Amministrazione possa addivenire a più miti consigli e comprenda che non è stata una bella mossa. La invitiamo, dunque, a compiere un passo indietro”.
