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Rendiconto dell’anno 2019 oggi al consiglio comunale di Modica

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Stasera  arriva in Consiglio Comunale a Modica, a proposta di Rendiconto dell’anno 2019. Sull’argomento Sinistra Italiana è molto polemica per via del ritardo di oltre  sette mesi dal termine di legge per la sua approvazione ed un ennesimo commissariamento regionale in corso.

“Sorprendentemente – lamenta Vito D’Antona – ci sono volute, negli ultimi due mesi, ben tre deliberazioni di Giunta per la definizione della proposta, di cui due a correzione della prima, e altre due deliberazioni per la contabilizzazione dei residui, di cui una di correzione.

E, infine, una nuova deliberazione contenente la proposta di ripiano del disavanzo di amministrazione, per 76 milioni di euro, adottata in tutta fretta dalla Giunta il 10 febbraio, a Consiglio Comunale già convocato per il 12 febbraio, ma poi rinviato.

Il prolungato e inspiegabile ritardo per la chiusura dei conti dopo un anno e due mesi e la confusa sequenza degli atti rappresentano l’improvvisazione, la superficialità e la sottovalutazione della drammatica questione finanziaria, che ha caratterizzato in questi anni l’attività di Abbate e della sua amministrazione.

Con un piano di riequilibrio approvato nel 2015 – prosegue D’Antona  – rimodulato dal Consiglio nel 2018 e ancora in corso di esame al Ministero, un ricorso all’anticipazione di cassa per oltre 28 milioni di euro, una mole di crediti, di cui oltre il cinquanta per cento di dubbia riscossione, una altrettanta mole di debiti, un andamento dell’incasso dei tributi molto al di sotto del cinquanta per cento,  senza contare gli effetti negativi sulla riscossione dei tributi in conseguenza dell’epidemia nel 2020, occorrerebbe in primo luogo una “operazione verità” che faccia il punto sul futuro finanziario del Comune di Modica.

Il bilancio e la gestione finanziaria del Comune non rappresentano atti e fatti di una azienda privata, ma patrimonio della città e dei suoi cittadini, che hanno il diritto di conoscere e di sapere, poiché le scelte che oggi fa questa amministrazione avranno conseguenze sul domani e condizioneranno il lavoro dei futuri amministratori, i servizi e lo sviluppo della città.

La delicatezza e la complessità della condizione finanziaria del nostro Comune – conclude – avrebbero meritato in questi sette anni un’azione accorta, trasparente, prudente e di ascolto e non la vuota supponenza e la chiusura”.

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