
Bonus Sicilia, Confcommercio regionale ha partecipato a un incontro in cui il Governo siciliano ha illustrato come intende procedere per distribuire le somme individuate finalizzate ad assicurare un ristoro alle imprese in difficoltà a causa dell’attuale emergenza pandemica. “Purtroppo – sottolinea il presidente regionale vicario Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – abbiamo dovuto prendere atto, e in maniera non positiva, della scelta adottata dall’esecutivo. Nonostante lo sforzo e l’impegno da parte del Governo regionale, la quadra non è stata ancora trovata. Sin dall’inizio la nostra posizione è stata ben chiara. Abbiamo, cioè, rivendicato la necessità di una proporzionalità nella ripartizione del ristoro. Un altro problema serio è quello che non saranno prese in considerazione le imprese senza Durc in regola. Abbiamo chiesto di definire un percorso che conduca alla compensazione. In assenza di liquidità, ben poche sono le situazioni di normalità e di regolarità. Ma non solo. Alcune imprese, pur di mettersi in regola, stanno percorrendo strade poco lecite, facendosi prestare il denaro a tassi da usura. Sembra che tutto questo, nonostante le nostre denunce, non sia stato tenuto in considerazione. Il ristoro, per come lo intendiamo noi, deve essere riservato a quelle imprese che hanno fatto i conti con cali di fatturato. Certo, non può arrivare per le imprese che non hanno subito perdite. Ecco perché, secondo noi, il finanziamento a pioggia è una scelta che non ha senso”. Manenti, poi, lamenta il fatto che “se si continuerà su questa strada anche nel prossimo futuro, con riferimento alla mancanza del confronto con i corpi intermedi, le imprese saranno messe ancora più in difficoltà nella risoluzione dei problemi che presto e immancabilmente, alla luce della grave crisi economica che investe tutti, saremo costretti ad affrontare. La concertazione è uno strumento che garantisce la legittimità politica a un determinato provvedimento. In caso contrario, rischia di fare i conti con la confusione sociale che è quella che noi vogliamo evitare a tutti i costi”.
2 commenti su “Bonus Sicilia. Confcommercio non condivide scelte fatte”
Finalmente, questo è ragionare! Mi permetto di dire che se la politica non “vuole ragionare”, minacciate non lo sciopero (che tanto non gli frega) ma un blocco totale di tutte le tasse anche quelle comunali. Non vi preoccupate, rappresentate le aziende che sono la spina dorsale dell’Italia, loro lo sanno e tra l’altro lo ribadiscono sempre, ma non si capisce perchè sono sempre ostili, avrete le aziende che vi appoggiano e non sarete soli! Quindi o ragionano da persone adulti o li sculacciamo da bambini! Buon Lavoro!
È giusto dare i soldi a chi ha sempre pagato le tasse e ha il Durc in regola, se certe aziende non lo hanno non certo per colpa del COVID, hanno già regresse carenze dovute magari ad una sbagliata gestione delle aziende che, magari spesso per fare concorrenza, non pagano nemmeno il minimo dei contributi a danno per l’appunto di chi con sacrificio le paga.
Così facendo fanno danni al commercio come anche all’artigianato in genere.
È la naturale morte delle aziende gestite da gente incapace che non fanno altro che danni a lori stessi agli altri e al tutto settore in genere. Io con i soldi che ho avuto con il prestito agevolato, ho continuato a pagare i contributi e le tasse e sono perfettamente in regola. Non penso, come dice il il presidente Manenti che per accedere a poco più di 2200,00 un imprenditore vada a coprire la propria posizione rivolgendosi alla mala vita. Ma stiamo scherzando, come si fa a dire certe cose? Assurdo