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Stabilizzazione Asp7 Rg, Dipasquale: “A Palermo ci dicevano che era impossibile”

Per 122 lavoratori dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa è terminata l’era del precariato ed è iniziata la stabilizzazione. “Noto che sulla stampa c’è qualcuno che tenta di prendersene il merito – commenta Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico – cercando di scaricare ogni responsabilità al passato. Ma negli ultimi anni, quasi due e mezzo di Governo Musumeci, sia in Aula che nelle Commissioni, la maggioranza annaspava ogni qual volta si chiedeva di risolvere questo problema. Ripetutamente il sottoscritto ha più volte richiesto in Aula e nelle Commissioni, insieme ai sindacati che ringrazio per il loro ruolo, che si avviasse l’iter necessario. Da più fronti, però, ci veniva detto che non era possibile. Negarlo è una voluta mistificazione della realtà. Eppure se la stabilizzazione di questi lavoratori si è potuta concretizzare è stato grazie a una legge del Governo targato Partito Democratico, la Legge Madia del 2015, i cui decreti attuativi sono di fine maggio 2017. Dato che Musumeci è in carica da novembre del 2017, è facile comprendere a chi deve essere attribuita la responsabilità del ritardo”.
“Ci sono stati Governi che hanno creato i precari – conclude Dipasquale – e Governi che, con il lavoro di uomini e donne come Marianna Madia, hanno creato le condizioni per stabilizzarli. In questo contesto, il Governo Musumeci e la sua maggioranza hanno fatto, al limite, da passacarte”.

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4 commenti su “Stabilizzazione Asp7 Rg, Dipasquale: “A Palermo ci dicevano che era impossibile””

  1. Stabilizzati dipendenti con qualifica di sesto livello che però non avevano superato una prova di quarto livello, prova che prevedeva il copiato di un testo di 10 righe su word.

  2. Pino, Pino, come sei ingenuo… oppure sei furbo, fai tu? la “prova che prevedeva il copiato di un testo di 10 righe su word”, veramente credi che il criterio discriminante reale sia stato quello? Ma sei proprio sicuro? Tu credi di vivere in Svizzera, ma non comprendi di essere nel profondo sud con tutti i suoi attributi. Tu pensi veramente che tutti quelli chon non hanno superato la prova non meritassero ed invece gli altri (putacaso quasi tutti in zona direzione) si? Non dirmi che sei un ingenuo Pino, la realtà sai bene che è diversa. Non voglio snocciolarti tante cose che già sai bene Pino, ma sarà la magistratura a svelare gli arcani e quindi sarai costretto a capire. Un sistema mafioso non può essere valutato con il merito, ma quale merito.

  3. Lo spero davvero, ma rimane il fatto che molti non sono riusciti a superare la prova di un semplice copiato, che ci siano stati “interventi” esterni o mafiosi come li chiami tu può darsi non spetta a me deciderlo e spero tanto che la magistratura arrivi a capire cos’è successo, per questo pseudo concorso o per altri…

  4. Lasci stare la prova, lasci stare, non credo proprio il problema sia stata la prova, stia certo. Ho scritto che un sistema mafioso come quello in cui siamo tutti immersi (tutto e non solo a quello a cui lei si riferisce) non può essere valutato nel merito, le cose sono complesse, ma chi vuole può comprendere. Poi se lei pensa che tutti quelli che non hanno superato la prova di idoneità siano “incapaci”, se lei pensa che si sia trattata di una prova con tanto di notai, buste sigillate e giurati, faccia pure, io ho qualche dubbio per i motivi che ho cercato di spiegarle.

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