“Sulla questione della Ragusa-Catania, avevo rivolto un appello al Presidente della Regione perché si potesse fare fronte comune, con il coinvolgimento di tutti i parlamentari regionali e nazionali insieme ai rappresentanti delle categorie e dei lavoratori, tutte le espressioni dei territori interessati a questa infrastruttura, ma Musumeci rimane distante dai cittadini e non comprende i meccanismi nei quali non possono esistere divisioni né colori politici. Mi dispiace, vuol dire che troveremo il modo di farglieli capire”. Così l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Pd e segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana commenta l’esito della riunione odierna convocata dal Governatore siciliano con alcuni dei sindaci del Sud-Est per discutere della Ragusa-Catania.
“Sono negativamente sorpreso dal comportamento di Musumeci – continua Dipasquale – perché il Presidente, non ha voluto rispondere ad un appello che promuoveva il confronto e la sintesi democratica. Così come si è sempre fatto per battaglie importanti come questa. Chi ha ricoperto il ruolo di Presidente prima di Musumeci, in circostanze analoghe, ha sempre preferito ampliare i tavoli perché si è ritenuto che gli obiettivi da raggiungere riguardassero il benessere della Sicilia e dei suoi cittadini. Non comprendo, quindi, a cosa possa servire discutere delle sorti di una strada che cambierebbe il futuro di un’intera area geografica limitando l’incontro solo ad alcuni sindaci”.
“La Regione Siciliana, su questo tema – dichiara ancora il parlamentare ibleo – ha certamente avuto un ruolo di primo piano fino a questo momento, sebbene insufficiente per raggiungere il traguardo, ma con questa mossa Musumeci, finora del tutto assente, cerca di guadagnare un po’ di visibilità anche se del tutto incapace di avere a che fare con chi la pensa diversamente da lui. Invece questo tema ha necessità di tutt’altro approccio: la Ragusa-Catania merita che si faccia sintesi su un unico modo di agire da parte di tutti. Tenteremo, in tutti i modi, di spiegare a Musumeci che servono strategie autenticamente condivise e che una discussione tra pochi intimi non può dettare la linea per un’area così vasta”.
“Ecco, sono queste le ragioni per le quali Musumeci è ultimo nella classifica di gradimento dei Governatori – conclude Dipasquale – non ascolta ed è poco propenso alla ricerca di soluzioni condivise!”.
