Quella del Consiglio Direttivo dell’associazione Confronto è stata una seduta tanto partecipata quanto ricca di contenuti . Convocata per l’approvazione del programma della futura attività sociale, la riunione, è stata caratterizzata dall’ampio dibattitto che ha fatto seguito alla relazione introduttiva del presidente Enzo Cavallo, e dal quale sono scaturiti interessanti approfondimenti ed è emersa una analisi alquanto preoccupante sulle principali questioni che investono il territorio ibleo e sono stati richiamati i limiti e le responsabilità di buona parte della classe dirigente provinciale. “ Fino a qualche anno fa quella di Ragusa è stata la provincia più avanzata sotto l’aspetto imprenditoriale e sul piano produttivo, economico ed occupazionale. Oggi non è più così e, viceversa, Ragusa occupa paradossalmente gli ultimi posti delle graduatorie riguardanti i dati economici ed occupazionali regionali e nazionali. Una realtà questa , per fronteggiare la quale non bastano i protagonismi isolati dei singoli rappresentanti che, purtroppo, per quanto apprezzabili spesso si rivelano inutili” . Da parte di tutti è stato affermato che, se non si ricorre al “gioco di squadra” ed alla individuazione di azioni ben meditate e d adeguatamente mirate, difficilmente si riuscirà ad invertire una tendenza che ha già isolato il nostro territorio che, così, rischia di essere definitivamente affossato con inimmaginabili conseguenze non solo per l’area iblea ma anche per l’intera economia siciliana tenuto conto dell’importanza imprenditoriale ed economica della provincia di Ragusa (considerata per anni l’isola nell’isola) . La classe politica iblea, negli ultimi tempi , nei momenti in cui avrebbe dovuto mostrare il suo valore ed il suo peso, si è dimostrata debole, ininfluente ed incapace di incidere laddove serviva e serve, subendo supinamente le scelte e le imposizioni verticistiche, Palermitane e Romane. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e chi ha un minimo di competenza sa quanto pesano per il territorio, per gli imprenditori e per i cittadini. L’assenza, ornai da anni, di un rappresentante ibleo nel governo regionale, è la dimostrazione di una paradossale inconsistenza di chi ci rappresenta. Da decenni si assiste e si legge che c’è chi si batte per gli ospedali, chi lotta per l’autostrada, chi pensa per il raddoppio della Ragusa-Catania, chi chiede interventi per il Porto di Pozzallo, chi vuole risposte per il futuro dell’aeroporto di Comiso, del Corfilac, della Bonifica, ecc. Alla fine, non solo non si riscontra lo sblocco di ciò che per decenni sembra essere a portata di mano, ma addirittura si deve prendere atto della chiusura di strutture essenziali quali la Camera di Commercio , del moderno e funzionale Palazzo di Giustizia di Modica, ecc.
“Confronto “ dopo aver più volte e da tempo sollecitato la individuazione , col coinvolgimento di tutta la classe dirigente iblea, di una vera e propria “cabina di regia” promuovere e portare avanti efficaci azioni unitarie con l’indifferenziato apporto di tutti, senza distinzione alcuna, a difesa dei complessivi problemi del nostro territorio, ritiene che sia venuto il momento per mettersi tutti insieme per scatenare la “battaglia per l’area iblea” attraverso una nuova “vertenza Ragusa” e per una mobilitazione generale senza limiti di tempo e di spazio per la dignità ed il riscatto di un’intero territorio meritevole di ben’altra attenzione.
E’ per questo che viene auspicato il superamento di ogni difficoltà per la normalizzazione democratica e valorizzazione della ex Provincia Regionale cui va riconosciuto, non solo una importante competenza di natura amministrativa, ma prima d’ogni coso un ruolo politico per il coordinamento di tutte le azioni necessarie per la complessiva difesa non solo degli interessi del nostro territorio ma anche della dignità di ogni cittadino ibleo.













