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I 450 migranti fermi al largo di Pozzallo, sbarcano mamme e bambini

Una donna incinta su una barella, una mamma con un neonato e un bimbo di tre anni sono i primi migranti scesi dalla nave della Guardia Costiera che si trova a largo di Pozzallo. I profughi sono giunti a terra a bordo di una motovedetta della Capitaneria. Sono stati portati in ospedale a Modica.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini in un incontro con la stampa italiana all’ambasciata italiana a Mosca a proposito della nave Protector del dispositivo Frontex e del pattugliatore Monte Sperone della Guardia di finanza fermi al largo di Pozzallo aveva annunciato lo sbarco di una trentina tra mamme e bambini.
Già oggi una donna incinta e i suoi figli che erano a bordo del pattugliatore Monte Sperone erano stati recuperati e portati a terra per assistenza medica. E’ il quinto soccorso medico che è effettuato in questi giorni dalle due imbarcazioni.
Alle navi sono stati consegnati viveri e bevande sufficienti per almeno altre 24 ore, tra cui anche omogeneizzati, latte e succhi di frutta, per i bambini, e mascherine e vestiti per eventuali necessità. A organizzare la consegna sarà il Comune di Pozzallo, col coordinamento della Prefettura di Ragusa. Non è prevista al momento alcuna fornitura di farmaci, di cui le navi militari sono dotate.
Migranti al largo di Pozzallo, il sindaco: sulla nave persone, non merci
Sul caso è intervenuta anche Save the Children che si è associata alla richiesta del sindaco Roberto Ammatuna e chiede lo sbarco immediato delle persone a bordo delle due navi. L’associazione aveva chiesto che fosse data priorità ai bambini e alle persone vulnerabili che sono provati da un lungo viaggio e dal dolore.

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