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Maltrattamenti sulla figlia minorenne: divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per un tunisino a Ragusa

Tempo di lettura: 2 minuti

Ragusa, 05 Dicembre 2025 – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un cittadino extracomunitario di origine tunisina di 42 anni. L’uomo è gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della figlia minorenne.

L’attività investigativa, condotta dagli operatori della Squadra Mobile della Questura di Ragusa, ha preso il via in seguito alla denuncia della giovane vittima. La minore ha raccontato di subire da tempo percosse immotivate da parte del padre. La denuncia ha rivelato un quadro drammatico, con la giovane che ha riferito di non essere mai stata autorizzata a frequentare la scuola, di essere stata costretta a lavorare nelle serre con il genitore e di non aver potuto accedere alle cure mediche, anche a seguito di infortuni.

A immediata tutela della vittima, la minore è stata prontamente affidata a una comunità, con l’assoluto divieto di essere consegnata al padre o ad altri parenti e con l’interdizione da qualsiasi forma di contatto.

Data la gravità del quadro indiziario, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione della misura cautelare. Il provvedimento impone al 42enne il divieto di avvicinamento, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri dai luoghi frequentati dalla figlia, e l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti e garantire il rispetto delle prescrizioni.

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