
MODICA, 02 Dicembre 2025 – È stata una conferenza stampa a Ragusa che ha squarciato il velo di mistero sull’attentato incendiario che aveva colpito la caserma della Guardia di Finanza di Modica lo scorso 27 novembre.
In una dimostrazione di straordinaria efficienza e coordinamento, la Procura della Repubblica di Ragusa, affiancata dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, ha annunciato il fermo di Meijri Hedi, cittadino tunisino di 53 anni, ritenuto il responsabile di aver dato fuoco a un’auto di servizio delle Fiamme Gialle e di aver danneggiato altri veicoli e la struttura della caserma.
Il grave episodio, avvenuto alle 3:50 circa del 27 novembre, aveva visto la completa distruzione di un mezzo istituzionale e seri danni a due veicoli vicini, oltre che alla facciata dell’edificio, sventati in parte solo dal rapido intervento dei Vigili del Fuoco.
Le indagini, avviate immediatamente e coordinate dalla Procura, si sono concentrate sull’analisi meticolosa delle immagini di videosorveglianza. Questa operazione ha permesso alle Fiamme Gialle di Modica, con il cruciale supporto di Polizia e Carabinieri, di identificare sollecitamente l’autore, ricostruendone con precisione il tragitto di avvicinamento e la successiva fuga dalla zona.
Sulla base di questi elementi probatori, la sera del 28 novembre è scattato il blitz nel quartiere di Modica Alta. La Polizia di Stato ha individuato una casa fatiscente usata come rifugio dal sospettato, un uomo già noto alle Forze dell’Ordine con precedenti per incendio e danneggiamento.
Un’operazione congiunta e fulminea condotta dalla Procura della Repubblica di Ragusa, con l’esecuzione congiunta di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, ha portato al fermo di Meijri Hedi, cittadino tunisino di 53 anni, fortemente sospettato di essere l’autore dell’incendio che, nella notte tra il 26 e il 27 novembre, ha distrutto un’auto di servizio delle Fiamme Gialle di Modica.
L’annuncio è stato dato intorno alle 23 del 28 novembre in una conferenza stampa indetta d’urgenza, a meno di 48 ore dall’evento che aveva destato allarme e sdegno.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’incendio è divampato alle 3:50 circa del 27 novembre. Un’auto di servizio della Compagnia della Guardia di Finanza è stata completamente distrutta dalle fiamme, che hanno causato anche gravi danni ad altri due veicoli istituzionali e alla facciata della caserma. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha scongiurato conseguenze ben più drammatiche.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa e avviate immediatamente dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Modica con il supporto di Polizia di Stato e Carabinieri, si sono concentrate sull’analisi delle immagini della videosorveglianza cittadina. Questo ha consentito di ricostruire minuziosamente il percorso di avvicinamento e la via di fuga dell’autore, portando in breve tempo all’identificazione del sospettato: Meijri Hedi.
Sulla base degli elementi raccolti, le Forze dell’Ordine hanno organizzato specifici appostamenti nel quartiere di Modica Alta. È stata la Polizia di Stato a individuare una casa fatiscente utilizzata come rifugio dal 53enne tunisino.
Il blitz è scattato la sera del 28 novembre. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione, trovando l’uomo al primo piano, seduto nel buio e illuminato unicamente dalla luce di una candela. Alla vista dei poliziotti, il sospettato ha tentato una disperata fuga: è saltato da una finestra del secondo piano. Nonostante il gesto avventato, è stato immediatamente bloccato. Durante l’azione, gli agenti hanno anche impedito che potesse estrarre un coltello nascosto nei pantaloni.
Durante la successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti gli abiti che l’uomo avrebbe indossato la notte dell’incendio, oltre a una valigia già pronta con altri vestiti, elementi che hanno avvalorato la sua responsabilità e, soprattutto, comprovato la sua imminente volontà di fuga dal territorio.
Il 53enne Meijri Hedi, risultato essere regolarmente presente sul territorio nazionale ma con precedenti penali per incendio, danneggiamento e reati contro la persona, è stato condotto al commissariato di polizia di Modica per le procedure di fotosegnalamento. È stato quindi redatto un verbale di fermo d’iniziativa, in collaborazione con i finanzieri, per i reati di incendio aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo è stato successivamente trasferito al carcere di Ragusa, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la convalida del fermo. Le Forze dell’Ordine hanno sottolineato la rapidità e l’efficacia della sinergia investigativa che ha consentito di assicurare alla giustizia il presunto responsabile in tempi rapidissimi.













