
Ragusa/Vittoria, 28Novembre 2025 – Si è concluso con una pesante condanna in primo grado il processo a carico dell’ingegnere 54enne, G.C., ex dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Vittoria. Il Tribunale di Ragusa lo ha riconosciuto colpevole dei reati di concussione e abuso d’ufficio, infliggendogli la pena di sei anni di reclusione.
L’ingegnere era stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura di Ragusa, in un’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Ragusa e dal Commissariato di Vittoria, avvenuta a Messina dove l’uomo era stato rintracciato.
Le indagini si sono concentrate sull’attività del dirigente all’interno dell’Ufficio Urbanistica di Vittoria, dove avrebbe abusato del suo ruolo per ottenere vantaggi indebiti e favori, configurando i reati di concussione e abuso d’ufficio.
Le risultanze investigative avevano evidenziato non solo le condotte illecite legate alla gestione degli atti amministrativi, ma anche episodi minori che denotavano l’abuso del ruolo pubblico:
l’utilizzo di un distintivo o “paletta” per eludere il pagamento dei parcheggi e il presunto millantato credito, essendosi presentato in diverse occasioni come “segretario particolare di un onorevole nazionale”, un incarico che non ricopriva più da tempo.
La condanna a sei anni di reclusione in primo grado da parte del Tribunale di Ragusa sottolinea la gravità dei reati contestati, che hanno colpito l’integrità della Pubblica Amministrazione.
La Procura aveva insistito sulla necessità di una pena esemplare data la posizione di rilievo ricoperta dall’imputato e la fiducia tradita nei confronti dei cittadini. La sentenza in primo grado rappresenta un forte segnale nella lotta della magistratura iblea contro i fenomeni di corruzione e l’abuso d’ufficio negli enti locali.
La difesa dell’ingegnere Chiofalo ha ora la possibilità di presentare appello contro la decisione del Tribunale.













