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Pozzallo. I cento anni dell’Istituto “Santina Giunta”

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Pozzallo, 25 Novembre 2025 – Le cronache del tempo parlavano di una giornata ventosa, come quella di oggi, a Pozzallo, ma nulla avrebbe fermato l’inaugurazione prevista per quel 25 novembre di cento anni fa. L’asilo “Santina Giunta” oggi compie 100 anni dal giorno della sua apertura. Fu un’idea illuminata da parte del “Commendatore”, come tutti lo chiamavano in città, Francesco Paolo Giunta, Cavaliere del lavoro, ex sindaco, uomo colto e ricchissimo, insignito di molti titoli onorifici, proprietario di alcuni vascelli che stazionavano nei vari pontili della cittadina rivierasca. Fu, però, un lutto a far nascere l’istituto con tutto quello che ne sarebbe seguito, un seme germogliato in un contesto di povertà e miseria. La morte della figlia tredicenne, Santina appunto, per una peritonite fulminante che non lasciò scampo.
Narrano sempre le cronache di quel tempo che, alla Santa Messa officiata di mattina, ne seguì un ricevimento con tantissime persone invitate. Non solo facoltosi signori ma anche molti pozzallesi che certamente non arrivavano a fine mese. E verso quella povertà che mangiava mani e dita che il “commendatore” volle rivolgersi, affidandosi alle suore salesiane e aprendo anche ai ceti meno abbienti affinché tutti avessero i primi rudimenti scolastici.
Francesco Paolo Giunta, assieme alla moglie Lucia Lombardo, riuscirono ad organizzare una festa, sobria sì ma ben organizzata, per quella che, agli inizi, fu chiamata “Giardino d’Infanzia Santina Giunta”, riconosciuta come Ente Morale il 29 settembre 1922. La gestione venne affidata alle Salesiane, come scrive magnificamente il professor Luigi Rogasi, nel suo libro “Pozzallesi del XX secolo – Cento nomi da ricordare”, con i lavori conclusi nei primi mesi del 1925 ma con l’inaugurazione avvenuta diversi mesi dopo. Ricco il “parterre de roi” con la presenza del benedicente, mons. Giuseppe Vizzini, allora vescovo della diocesi di Noto, il Prefetto di Siracusa, i Podestà di Pozzallo e Modica, molte Autorità provinciali e le Associazioni cittadine intervenute alla cerimonia con le bandiere dei loro Sodalizi.
Suore Salesiane che hanno lavorato fino allo scorso anno, tagliando il traguardo dei 99 anni di presenza, prima dell’abbandono della struttura a causa della mancanza di vocazioni e di suore, e forse anche per motivi economici. Ad oggi, la struttura è in mano alle suore della Fiducia, oltre ad alcune consorelle africane, che tengono in vita l’edificio con la presenza di un plesso scolastico per minori.
Dal 1925 al 2025 sono innumerevoli le testimonianze di giovani e meno giovani che hanno respirato l’aria salesiana, traendone assoluto vantaggio. Scuola, momenti di ricreazione, recite, sante messe, risate, gioia, sono ad oggi i segni imprescindibili che rimandano a quella felice intuizione che Francesco Paolo Giunta ebbe cento anni fa e per la quale non finiremo mai di ringraziarlo.

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