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“Un Museo da Vivere” – Un progetto all’avanguardia per l’accessibilità e l’innovazione culturale

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L’Onorevole Ignazio Abbate, Presidente della I Commissione Affari Istituzionali, esprime grande e viva soddisfazione per l’ottenimento del finanziamento destinato alla realizzazione dell’intervento “Un museo da vivere” a Ragusa, un progetto che vede la luce anche grazie al suo costante interessamento e impegno a livello regionale. Un totale di 399.996,00 è stato assegnato a valere sull’Azione 4.6.1 “Rivitalizzazione dei luoghi della cultura ed altri spazi ad uso collettivo ai fini culturali e sociali” del PR FESR Sicilia 2021-2027. “Un museo da vivere” mira a trasformare l’istituzione culturale in un polo di aggregazione, accessibilità e tecnologia. Abbandonando il concetto statico di esposizione, il museo si prepara a diventare un luogo dinamico, inclusivo e interattivo, in grado di attrarre un’utenza più ampia e diversificata. Il cuore del rinnovamento è l’aggiornamento delle modalità di visita. Grazie a una webapp multilingua all’avanguardia, i visitatori potranno usufruire di percorsi personalizzati in termini di quantità e qualità dei contenuti, con focus di approfondimento a seconda dell’interesse. L’ammodernamento museografico non si limita alle vetrine, ma si estende agli apparati informativi, che verranno revisionati secondo il linguaggio Easy To Read. Questa scelta è un passo cruciale per l’allargamento dell’utenza culturale, rendendo i contenuti accessibili a soggetti con difficoltà di apprendimento e a immigrati di prima generazione che non padroneggiano perfettamente la lingua italiana. “Un museo da vivere” si distingue per la sua profonda vocazione all’inclusività. Il progetto prevede:

  • Percorso per non vedenti e ipovedenti:Verrà implementato nella webapp e includerà la riproduzione 3D tattile di alcuni reperti, intercettando un target finora escluso dalla fruizione.
  • Traduzioni in LIS:La Lingua dei Segni Italiana garantirà l’accesso anche ai non udenti.
  • Realtà Aumentata e Scuole:Sarà creato un percorso specifico per i soggetti fragili e le scuole (infanzia, 6-12 anni e superiori) attraverso l’utilizzo di “occhiali a realtà aumentata” con contenuti didattici dedicati. “Un museo da vivere- dichaiara il parlamentare della DC – è, in sintesi, la dimostrazione di come l’impegno istituzionale possa tradursi in un modello culturale interconnesso, accessibile e proiettato nel futuro. Esso rappresenta un tassello fondamentale per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, trasformando uno spazio in un luogo vitale di aggregazione e crescita sociale. Ho seguito con particolare attenzione l’iter di questo progetto, consapevole della sua importanza strategica. Ci tengo a ringraziare l’Assessore Scarpinato, la Dott.ssa Madonia e il Dirigente La Rocca perché, ognuno con le proprie competenze, ha reso possibile la concretizzazione di questo progetto, Giuseppe Morando direttore del Parco Archeologico di Kamarina e Cava Ispica con la collaborazione di Assunta Adamo che hanno presentato correttamente il progetto rispondente alle richieste del bando
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