
Rimini, 18 Ottobre 2025 – Un ottobre positivo per il turismo a Modica, con una significativa presenza di visitatori stranieri a bilanciare la minoranza di italiani, segna un momento di riflessione e rilancio per la città. Questa “sorpresa piacevole e importante,” come la definisce Roberto Allegrezza, operatore del settore e promotore della Candidatura UNESCO del Grand Tour, non è solo motivo di orgoglio ma anche l’inizio di una nuova fase di responsabilità per tutti gli attori coinvolti.
Allegrezza riconosce gli sforzi dell’Amministrazione Comunale che, pur tra molteplici difficoltà, ha messo in campo azioni significative per la promozione di Modica come meta di pregio nel sud est della Sicilia.
L’impegno nella promozione è stato ribadito anche quest’anno con la presenza al TTG di Rimini, un appuntamento cruciale per l’orientamento e l’innovazione nel settore turistico, che conferma l’intenzione di Modica di guardare oltre e posizionarsi con forza sul mercato internazionale.
L’operatore Allegrezza elogia l’operato dell’Assessore al Turismo, Tino Antoci, per aver scelto di affiancare le imprese e i giovani, e per aver “permesso di guardare oltre” attraverso esperienze come lo studio in Trentino, gli eventi al Castello e la promozione supportata dal GAL.
Dichiarazioni che trovano eco nelle parole dell’Assessore al Turismo, Tino Antoci, che conferma i dati: “Sappiamo che, anche forse in controtendenza rispetto alle proiezioni, i dati sono incoraggianti sulla presenza di turisti sia Italiani che soprattutto stranieri a Modica in questi mesi.”
Antoci sottolinea che questo successo “ci riempie di orgoglio e conferma la forza attrattiva della nostra Città a livello internazionale,” vedendolo come il risultato di un “lavoro corale” che spazia dalla valorizzazione del Patrimonio storico-culturale alla promozione enogastronomica e degli eventi identitari. L’obiettivo è chiaro: “Continueremo a investire nella qualità dell’accoglienza e nella promozione sostenibile del territorio, affinché Modica possa essere sempre più un punto di riferimento per il turismo culturale in Sicilia e nel Mediterraneo.”
La sfida non si esaurisce con i successi di stagione. Allegrezza lancia un appello agli operatori, alle Associazioni di categoria e all’Amministrazione Comunale per un lavoro corale volto a coordinare un nuovo progetto e una nuova Visione di Patrimonio culturale.
“Si rende necessaria una “sensibilità aristocratica” ancora viva nella città per affrontare sfide impegnative, in particolare la proposta di un “Piano Shock” per il Centro Storico. L’idea è di trasformare il Centro in un Polo Culturale attraverso l’istituzione di un’area pedonale che permetta di riconquistare gli incontri nelle Piazze reali, evitando di perdersi in quelle virtuali.
Il futuro del turismo a Modica passa per l’innovazione nell’organizzazione delle produzioni culturali, degli eventi e nella fruizione estetica del Patrimonio materiale e immateriale”.
Infine, un monito all’Assessore Antonio Drago riguardo l’incombente tema dell’Intelligenza Artificiale: Allegrezza la vede come una potenziale “minaccia più che opportunità” per l’esistenza umana. La conclusione è un imperativo categorico: siamo “costretti, per fortuna, a progettare il futuro prima d’esser seppelliti dalle macerie della storia.”














16 commenti su “Turismo a Modica: Ottobre sorprendente, una nuova responsabilità per il futuro”
Un’amico mi diceva il lavoro paga sempre , lavora e i risultati arrivano .
Modica è una meraviglia
Tante cose hanno contribuito a formarla .
Noi abbiamo il compito di mantenerla attraente
Abbiamo il compito di farla conoscere sempre di piu
Il nostro clima si presta molto a far felici gente che viene dal profondo nord freddo e gelido .
Immaginate una giornata ad Oslo a Copenhagen a ottobre/ novembre e confrontatela con una giornata a Marina di Modica.
Per loro un clima estivo .
Se Modica crescerà molto nel turismo continuativo allora si potrà pensare a cose diverse , ma prima bisogna essere mezzi sicuri che il turismo possa dare da vivere veramente.
Il lavoro paga chi lavora non chi passa il tempo a scrivere boiate come te Amo Modica. Scrivi una quantità immensa di luoghi comuni tipica dei sempliciotti di provincia.
Scrive un sacco di banalità da sempliciotto. Non sa fare altro. Non comprende.
Il turismo ha utilità nella misura in cui possa creare occupazione e ritorno per i cittadini modicani che lo subiscono.
Se i servizi, gli acquedotti, le strade sono ben mantenute allora ci si può dedicare al turismo, ma se hai le pezze al culo amomo’, pensa a lavorare e sistemare l’essenziale.
Quindi pensate solo al vostro piccolo orticello , pensate di sistemare la vostra vanella , la vostra visione è così limitata che non riuscite a capire che se la città cresce , anche il vostro orticello aumenterà di valore .
Forse avete difficoltà a capire il mio pensiero europeo, forse avete solo astio per qualsiasi risultato ottiene questa amministrazione, ammiria vi futti , a rabbia vi straforma , a gilusia v’agghiannia .
Acqua caura e catautella si rici a Muorica .
x AMO MODICA
Concordo con quanto Lei dice. però la Sua affermazione ‘…..bisogna essere mezzi sicuri che il turismo possa dare da vivere veramente’, bisogna prenderla con cautela perchè appena c’é una crisi seria come pandemia, guerra, caro-prezzi energetici ecc. il settore che all’ istante ne risente è proprio il turismo.
Lettura 185
Nell’articolo si dice di prendere un provvedimento shock per il centro storico per farlo pedonale, ecco il mio bisogna essere sicuri che di turismo nel centro storico si può vivere , tipo ortigia ,Taormina insomma .
Per adesso sarebbe un suicidio e morte sicura per gli ultimi esercizi.
Vero lettura 185, se ricorda qualche anno fa il turismo a Modica stava crollando perchè un turista ci mostrava il suo lato migliore davanti alla chiesa del Soccorso. Poi uno scandalo perchè qualcuno aveva venduto pomodori secchi ad un prezzo esagerato ed anche qui la fama di Modica è stata sputtanata in tutto il mondo come molti affermavano. Basta un soffio di vento che il nostro turismo di nicchia si azzera anche con qualche pettegolezzo o chiacchera. Poi se ci metti l’efficienza dell’aeroporto internazionale di Comiso, siamo in una botte di ferro e tutti possiamo campare di turismo. Il turismo dev’essere considerato come un valore aggiunto, importante ma non primario. A Modica abbiamo eccellenti produzioni che non sono secondi a nessuno ed è questo il patrimonio che dobbiamo tutelare per avere sicurezza economica e lavorativa nel futuro. Molte aziende che vivono di turismo è grazie ai finanziamenti pubblici che ricevono, le aziende produttive invece vanno in banca per finanziare le proprie aziende accendendo mutui.
Ai tempi dell’amministrazione Torchi, tra eurochocolate e palio, si iniziava a parlare di turismo a Modica e quindi ci furono diverse riunioni al Baricentro proposte dalla dott.ssa Marisa Giunta.
Nelle prime riunioni tutti i proprietari di strutture turistiche partecipavano e sembravano abbastanza favorevoli a creare un punto di incontro per il turismo a Modica, cosa che già facevano a Caltagirone.
Nelle ultime riunioni si iniziò a parlare della quota associativa che bisognava uscire per mandare avanti questa iniziativa.
Chi 1000, chi 2000 e chi 3000 euro, in base alle stanze che si possedevano, nell’ultima riunione eravamo in 3 su 30, e quindi si é capito che nessuno voleva spendere questi soldi per investire sulla propria attività.
Purtroppo a Modica, siamo troppo piccoli mentalmente per fare turismo, ognuno vuole superare l’altro, senza mai cercare di mettersi assieme e creare il prodotto Modica.
Questa è la mia esperienza, qualcuno lo ricorderà.
Zio Totò, mi perdoni, se parla di quote associative da sborsare, vuol dire che dietro ci doveva essere un CDA che lo presiedesse. Se così, i 27 su 30 hanno fatto bene i conti a non investire per mantenere qualche sedia di passacarte. Ovviamente io parlo di come vedo dal di fuori, magari qualcuno dei 27 potrà dare la sua motivazione essendo parte in causa. Perchè no!
Lei ha detto che siamo troppo piccoli mentalmente, però non dice “ro futti cumpagnu” attraverso apparenti associazioni asso piglia tutto. E se siamo dei provincialotti, è perchè Modica non è Taormina, Venezia o Roma ecc.. Molti lo vorrebbero far credere per tanti motivi.
I siciliani non fanno squadra mai è nel DNA
Non ci fidiamo mai degli altri
Non si pensa al beneficio, si pensa come specularci, si pensa che si futtunu i soddi .
“I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria…” (Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
Ottima la tua citazione Salvo, inviterei molti siciliani, anzi tutti i siciliani a leggere con attenzione tutto il dialogo tra il Principe di Salina ed il delegato piemontese Chevalley di Monterzuolo del Romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa:
“Chevalley viene a proporre al Principe di entrare nel nuovo Senato del Regno d’Italia, dopo l’unificazione. Lo considera un uomo colto, influente e moralmente degno, che potrebbe dare prestigio e stabilità al nuovo Stato. Il Principe, però, rifiuta con fermezza. Spiega che l’aristocrazia siciliana, pur avendo molti difetti, rappresenta una parte della storia e della realtà dell’isola che il nuovo governo non comprende. Dice che i Siciliani non vogliono essere “migliorati” e che ogni cambiamento politico in Sicilia è solo apparente: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Chevalley insiste parlando di progresso, legalità e dovere civile, ma il Principe lo disillude: in Sicilia, afferma, lo Stato è sempre stato visto come un nemico o come qualcosa di lontano, e il senso civico è quasi inesistente.
Alla fine, Chevalley se ne va deluso ma rispettoso, intuendo la profondità e la malinconia del Principe, che rappresenta un mondo in declino ma ancora lucido nel comprendere la realtà, oggi i siciliani di ogni classe hanno perso anche la lucidità di comprendere la stessa realtà.”
Un perfetto spaccato sociologico della Sicilia del 1860, perfettamente uguale alla Sicilia ed ai siciliani di oggi.
e per i più pigri…:
https://www.youtube.com/watch?v=S4Ehvqflmfg&t=104s
e baciamo le mani… ai vecchi democristiani ed ai nuovi democristiani siciliani!
Salvo
I siciliani non si credono perfetti, quelli come lei si credono perfetti, talmente perfetto che scrive il pensiero degli altri. Abituati a ripetere a pappagallo il pensiero altrui anche se sbagliato.
Caro Jack, come ben vede, può spiegare quanto vuole ma a Modica ci saranno sempre tanti Gino… ai quali fotte ” ‘Na beata minchia” (Cetto La Qualunque)
Il palio zio Totò è stato reintrodotto con l’amministrazione Ruta. O no?