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Territorio smonta le assurdità di Direzione Ragusa sulle rivendicazioni legittime del PD

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Ragusa, 18 ottobre 2025 – Non è la prima volta che Direzione Ragusa, la poco definita struttura politica del sindaco Cassì, oggi resa ancor più inutile dal passaggio suo e del cerchio magico in Forza Italia, si crogiola nella dispettosa e irriverente critica al Partito Democratico.
La differenza fra le due entità è tale che l’ennesimo attacco non meriterebbe spazio, se non per il desiderio sfrenato della gente di non perdere nessuna puntata del teatrino al quale hanno ormai abituato la città.

La componente politica del sindaco Cassì parla di capolavoro del Partito Democratico sulle rivendicazioni sulla Ragusa Catania. Il vero capolavoro è il loro comunicato.
Non si tratta di brama ma di legittimo orgoglio nel constatare lo stato di avanzamento dei lavori di un’opera seguita dal Pd e dall’onorevole Dipasquale, quando ancora era un embrione.
Cassì non ha colpe, nella fattispecie, se non la ormai nota smania di visibilità, diventata dirompente, insistente e indecisa di fronte alla mole di opere da portare a compimento.
Del resto, Cassì deve essere compreso, della Ragusa Catania può vantare di avere ospitato solo i veri esecutori dei governi regionali e nazionali che, per i loro ruoli, hanno dovuto concretizzare il lavoro di anni.
Di cos’altro si potrebbe vantare? Del resto, non ha mai messo naso sull’autostrada, sull’aeroporto, sul porto turistico e su altre importanti infrastrutture: deficit naturale di autorevolezza, scarsa predisposizione a battere i pugni sul tavolo. Lo avete mai sentito esigere adeguati stanziamenti per la Legge su Ibla?
Per Direzione Ragusa, secondo una prassi diffusa, protagonisti dell’opera sono solo i protagonisti politici che appostarono le loro firme, ma non dimenticano di citare il ruolo, ritenuto utile, di un Comitato che rivendicava solo meriti e non era secondo a Cassì per presenzialismo e foto ‘ricordo’.
Dopo che si arrivò al dunque, sarebbero stati i politici dell’ultima ora a convenire sulla necessità dell’opera, riconosciuta fin dagli anni 70 del secolo scorso.
Roba da scompisciarsi dalle risate!
Quanto alle ultime fasi della procedura che superarono il project financing e affermarono la realizzazione dell’opera totalmente pubblica, non solo è delittuoso criticare l’operato del Partito Democratico e l’atteggiamento dell’on.le Dipasquale, è anche fuorviante la narrazione di parte.
Del tutto normale che, arrivati al project financig, ormai definito era rischioso bloccare tutto, tornare indietro e avviare un’altra procedura di finanziamento voluta dai grillini per rendere l’opera totalmente pubblica, senza pedaggio. Ci poteva essere il rischio che tutto fosse bloccato, come nei decenni precedenti.
Senza dire che il PD considerava, nella partita, l’elevatissimo costo dovuto all’impresa per il progetto già realizzato e approvato: impresa che si beccò 40 milioni di euro, senza aver tolto il sedere dalle scrivanie.
E questo voleva tutelare il PD, peraltro nell’incertezza di quello che sarebbe accaduto.
Del tutto inutile citare articoli e dichiarazioni dell’on.le Dipasquale che tuttora è convinto della bontà dell’azione tesa a tutelare gli interessi della comunità e l’interesse pubblico.
In Direzione Ragusa si avverte la mancanza di sensibilità per questi temi e la smania di esaltare, a tutti i costi, i personaggi del centro destra che operarono nella fase finale.
Pura poesia l’ultimo passaggio della nota di Direzione Ragusa: “Se oggi finalmente vediamo avanzare un cantiere atteso decenni, fu solo perché tanti governi regionali e nazionali di ogni colore politico aggiunsero i diversi tasselli, finché territorio e partiti assai diversi tra loro seppero convergere verso una soluzione, senza smanie di protagonismo.”

L’unica nota positiva che emerge dalla nota di direzione Ragusa è la certezza che l’azione del sindaco Cassì, rinvigorita dalla nuova appartenenza, alleato dei governi regionale e nazionale, porterà benefici al territorio, per le infrastrutture, per i collegamenti ferroviari, per non parlare di autostrada e aeroporto per i quali le questioni si dovranno necessariamente chiudere positivamente e in tempi relativamente brevi.
Che ci sia stato il transito in Forza Italia è assai positivo, ineludibili devono essere vantaggi per la nostra terra, in caso contrario ci sarà la totale perdita di peso politico per i soggetti interessati, come non è avvenuto, negli anni, per il nostro autorevole rappresentante, ancorché raramente con governi di centro sinistra alle spalle a coccolarlo.
Una storia costruita senza esperti, senza comunicazione sfrenata e farlocca, senza fotografie e senza distribuzione discutibile di fondi pubblici per eventi, incarichi e progetti speciali.
E ora, alla vista dei periodici sopralluoghi degli onorevoli Barbagallo e Dipasquale, niente di meglio che copiare l’iniziativa e indossare il casco da cantiere tanto caro ai teatrini del centro destra.
Piuttosto, i sopralluoghi li facciano in città, per le tante opere da completare ma soprattutto per gli interventi che latitano da tempo e che condannato la città ad uno spettacolo dominato da mancanza di decoro, poca pulizia e sciatteria generalizzata con rifiuti dappertutto.
Spettacolo che si allarga anche fuori dal centro abitato e che non vede intervenire il sindaco nemmeno come vicepresidente della provincia, che non vuole avere o non ha voce in capitolo sui temi della viabilità, dell’ambiente, dei rifiuti e del controllo della vegetazione selvaggia.
E bene farebbe Direzione Ragusa a sollecitare il proprio leader su questi tempi, sentiti dalla collettività che passare il tempo a intromettersi in questioni per cui mostrano inadeguatezza e scarso bon ton istituzionale.

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