
Modica, 17 ottobre 2025 – Una vera e propria emergenza piscine sta paralizzando il Sud Est della provincia di Ragusa. Tra Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, le strutture natatorie sono chiuse, inagibili o non disponibili, mettendo a repentaglio non solo le attività sportive, ma anche la formazione professionale essenziale per la sicurezza balneare.
A lanciare l’allarme è la Società Nazionale di Salvamento – Sezione Ispica-Pozzallo, che punta il dito in particolare sulla situazione della piscina comunale di Modica.
La piscina comunale di Modica è al centro delle polemiche: nonostante i lavori di ristrutturazione siano ormai quasi ultimati, l’impianto resta inspiegabilmente chiuso al pubblico. Un paradosso notevole, se si considera che la struttura era rimasta aperta anche in pieno cantiere, grazie all’impegno della precedente società di gestione che era riuscita a conciliare sicurezza e continuità del servizio.
Oggi, invece, a lavori quasi conclusi, i cancelli restano serrati, privando il territorio di un riferimento cruciale.
Il direttore della Società Nazionale di Salvamento – Sezione Ispica-Pozzallo, Fabio Biagio Fidone, denuncia come questa chiusura stia compromettendo gravemente i corsi per il rilascio e il rinnovo dei brevetti di bagnino di salvataggio, resi ancora più stringenti dalle nuove disposizioni del Decreto 85/24.
“Non è bastata la recente riforma che ha già modificato tempi e modalità per l’abilitazione al salvataggio – spiega il M° Fidone – adesso la mancanza di piscine agibili nel territorio rischia di bloccare del tutto i corsi, compromettendo la preparazione e l’aggiornamento di decine di operatori del soccorso acquatico.” Nonostante la Sezione SNS Ispica-Pozzallo abbia superato con esito positivo l’ispezione della Capitaneria di Porto, attestando la piena idoneità tecnico-organizzativa, manca l’elemento fondamentale: lo “spazio acqua” per lo svolgimento delle attività didattiche.
La situazione critica di Modica si inserisce in un quadro territoriale desolante:
- Pozzallo ha una piscina comunale ridotta in frantumi, con progetti di ristrutturazione ancora solo annunciati.
- Scicli e Ispica non dispongono di impianti idonei a ospitare corsi o attività sportive continuative.
Questa carenza non impatta solo sui bagnini, ma su tutto il tessuto sociale, la promozione dello sport, della sicurezza e della prevenzione in acqua. Il rischio è che l’intero territorio resti privo di servizi essenziali per cittadini, scuole e società sportive.
Di fronte all’emergenza, la Società Nazionale di Salvamento lancia un appello urgente al Sindaco e all’amministrazione comunale di Modica.
“La riapertura della piscina di Modica – conclude il M° Fidone – rappresenterebbe non solo un atto di responsabilità verso la cittadinanza, ma anche un segnale concreto di attenzione verso la formazione, la sicurezza e il lavoro di chi ogni giorno si impegna per la tutela della vita umana in acqua.”