
VITTORIA, 26 Settembre 2025 – Una tranquilla serata tra amici si è trasformata in un dramma. Ieri sera, intorno alle 21:30, in una zona abitualmente frequentata da giovani a Vittoria, un ragazzo di 17 anni è stato rapito sotto gli occhi increduli di coetanei, gettando la comunità nel terrore e nell’incertezza. Secondo i racconti dei testimoni, la scena si è svolta con una rapidità e una precisione agghiacciante. Due veicoli, una Fiat Panda bianca e una nera, si sono avvicinati al gruppo di ragazzi. Due uomini con il volto coperto e armati sono scesi dalla Panda nera. Rivolgendosi direttamente al giovane per cognome, hanno dimostrato di sapere esattamente chi stessero cercando. Dopo avergli strappato il cellulare, che hanno poi abbandonato a terra, lo hanno caricato con la forza sull’auto per poi fuggire. Nonostante la violenza dell’azione, i rapitori hanno cercato di tranquillizzare gli altri ragazzi presenti, affermando: “Non vi preoccupate, vogliamo solo lui”. Queste parole, oltre a mostrare un’inquietante freddezza, hanno confermato che l’obiettivo non era casuale. Il ragazzo è, infatti, il figlio di un noto commerciante locale, con un posteggio al mercato ortofrutticolo, un dettaglio che apre la strada a diverse ipotesi investigative. Le forze dell’ordine sono state allertate immediatamente e la zona è stata transennata. Le indagini sono già in corso, con l’obiettivo di raccogliere ogni indizio utile e visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ottenere dettagli sui veicoli e sugli aggressori. L’episodio, di una platealità sconcertante, ha scosso l’intera città e riportato alla mente i fantasmi di un passato che si sperava fosse ormai lontano.
Vittoria, una città con una storia complessa e segnata da episodi di criminalità organizzata, non è del tutto nuova a fatti di questo tipo. Tuttavia, un sequestro così sfrontato, avvenuto in pieno contesto urbano e davanti a numerosi testimoni, rappresenta un salto di qualità preoccupante nel livello di audacia criminale. L’ultimo caso simile, il sequestro del notaio Garrasi negli anni ’70, si risolse positivamente con la liberazione dell’ostaggio e l’arresto dei responsabili, ma il contesto odierno sembra diverso.
L’azione, mirata e apparentemente ben pianificata, suggerisce motivazioni precise. La Polizia di Stato sta vagliando ogni pista, senza escludere alcuna ipotesi: dal regolamento di conti, al tentativo di estorsione, a un “messaggio” intimidatorio indirizzato alla famiglia del giovane.
La notizia ha lasciato la comunità attonita e spaventata. Il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha espresso il suo “profondo sconcerto” per l’accaduto e ha chiesto un intervento immediato del Prefetto e del Ministero dell’Interno. “È tempo di agire,” ha dichiarato il Sindaco, “non si può più restare a guardare. Le istituzioni centrali devono intervenire con decisione. A Vittoria lo Stato deve tornare a farsi vedere e sentire”.
A questa richiesta si uniscono le voci delle associazioni di categoria, dei sindacati e dei rappresentanti della società civile, che invocano una risposta forte e concreta: maggiore presenza delle forze dell’ordine, controlli più capillari e un impegno serio per riportare sicurezza e fiducia tra i cittadini.













3 commenti su “Vittoria sotto shock: sequestro in pieno centro”
Quando si finisce col considerare normale quello che normale non è, quando ci si adatta ad un sistema per paura, per convenienza, per indifferenza e per abitudine si finisce per potenziare quel sistema che legale e civile non è, ed è poi comodo invocare lo Stato e il Ministro degli Interni quando il tutto degenera sotto gli occhi di tutti. Lo vogliamo capire che anche ognuno di noi deve contribuire e fare la sua parte? Mi auguro comunque che il ragazzo possa presto ritornare a casa.
Mi terrei stretta Modica vedendo quello che succede a Vittoria… nonostante Modica Bassa sia infestata da stranieri randagi e giovinastri nostrani che appena acchiappati dalle forze dell’ordine sono subito a piede libero, nonostante il governo “legge e ordine”.
E comunque questa recrudescenza criminale non può che essere collegata anch’essa al siero sperimentale ahahaha
Da come hanno agito, sono sicuramente dei professionisti.
Pur tuttavia ogni qualvolta succedono accadimenti criminali tutti invocano i controlli da parte delle forze dell’ordine per salvaguardare la sicurezza e la serenità nelle città. Solo che dimenticano i corrotti giudici che dopo li scarcerano per soldi o per ideologie. A questo punto, fa bene Donald Trump a mettere la Guardia Nazionale in quei luoghi ad alto rischio di criminalità. Il troppo buonismo non funziona più, chi crea del male agli altri deve pagare. Anche se sono neri e olivastri, che attualmente sono una classe privilegiata.