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Patrimonio UNESCO e cambiamento climatico: nuove azioni tra Italia e Regno Unito con Kassandra

Tempo di lettura: 2 minuti

MODICA, 8 settembre 2025 – Il cambiamento climatico non è più una minaccia lontana. È una realtà incalzante che sta mettendo a rischio luoghi di inestimabile valore, in particolare i siti UNESCO in tutto il mondo. Dalla desertificazione agli incendi, dalle alluvioni all’erosione, i loro futuri sono sempre più incerti. Di fronte a questa sfida globale, la piattaforma digitale per la resilienza climatica, Kassandra, sta agendo concretamente.

Oggi Kassandra ha annunciato due nuovi progetti internazionali che uniscono le forze di Italia e Regno Unito, creando una rete di ricerca e innovazione per affrontare la crisi climatica.

Il primo progetto, commissionato dall’UNESCO UK, si concentrerà sul Vallo di Adriano, l’antica fortificazione romana in Inghilterra. Lo studio, che avrà luogo presso il forte romano di Vindolanda, ha l’obiettivo di monitorare l’impatto della siccità e delle piogge intense sui reperti archeologici, sviluppando strumenti previsionali per una gestione sostenibile a lungo termine.

Il secondo progetto riguarderà Audley End House, una delle più importanti residenze storiche inglesi, nota per essere stata una location della serie “The Crown”. Per conto di English Heritage, Kassandra fornirà scenari e strategie per proteggere gli edifici, i giardini storici e l’esperienza dei visitatori dagli effetti tangibili del cambiamento climatico.

Queste iniziative si aggiungono ai progetti già realizzati da Kassandra, come gli studi su Modica, Ironbridge e Ptuj in Slovenia. L’azienda si sta affermando come partner strategico per le istituzioni e i gestori del patrimonio culturale, fornendo conoscenze e strumenti essenziali per affrontare i rischi in continua evoluzione.

Anche la Sicilia, con i suoi celebri siti UNESCO come la Villa Romana del Casale e le città tardo-barocche del Val di Noto, si trova in prima linea in questa battaglia. L’isola è considerata un hotspot climatico globale, dove gli effetti del riscaldamento, gli incendi e la scarsità d’acqua sono particolarmente gravi.

Le sfide sono molteplici: estati sempre più calde e lunghe rendono difficile la visita ai siti archeologici, causando stress fisico e termico per i turisti e ricadute sull’economia locale. La desertificazione e la siccità minacciano i paesaggi, mentre eventi meteorologici estremi rischiano di compromettere irreversibilmente il patrimonio culturale e naturale.

Mark Cannata, co-fondatore di Kassandra, ha sottolineato: “Stiamo già vivendo sulla nostra pelle gli effetti delle temperature estreme: turisti che rinunciano a visitare luoghi straordinari per il caldo insopportabile, siti millenari minacciati da incendi e siccità. Non è un pericolo lontano: è la realtà di oggi, che mette a rischio la bellezza, la memoria e l’economia legate al nostro patrimonio culturale.”

Nonostante l’urgenza, secondo l’articolo, manca ancora una strategia concreta di adattamento da parte delle autorità competenti. Senza piani d’azione strutturati, il rischio è di perdere non solo i beni culturali, ma anche la vitalità del turismo, una delle principali risorse economiche dell’isola.

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