
Modica, 8 settembre 2025 – Un messaggio di solidarietà e speranza è stato lanciato da Modica domenica scorsa, quando l’Associazione Piero Iemmolo ha sventolato la bandiera dello Stato di Palestina dalla terrazza del Pizzo. L’iniziativa vuole esprimere sostegno alla Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria composta da circa cinquanta imbarcazioni a vela che salperà dalle coste siciliane con rotta verso Gaza.
L’obiettivo della Flotilla è quello di forzare il blocco navale israeliano che da anni impedisce l’accesso via mare alla Striscia di Gaza. Le imbarcazioni porteranno beni di prima necessità, come cibo, acqua e medicine, a una popolazione stremata dalla carestia e dai bombardamenti, dopo 700 giorni di un conflitto che molti definiscono una grave violazione del diritto internazionale e dei principi di umanità. L’azione, promossa da semplici cittadini, intende colmare il vuoto lasciato dall’inerzia della politica internazionale, e in particolare di quella europea, di fronte a quella che viene definita un’operazione di genocidio.
La Flotilla non è solo un’iniziativa di aiuto materiale, ma ha un forte valore simbolico. È un gesto che si contrappone alla politica tradizionale, proponendo un’azione comunitaria e nonviolenta ispirata ai principi democratici. Il movimento è spontaneo, nato dal basso, e rappresenta una “scommessa” sull’umanità, come ha sottolineato l’arcivescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, presidente onorario dell’Associazione Piero Iemmolo.
Nel suo messaggio alla conferenza stampa di presentazione della missione, tenutasi in Senato lo scorso 3 settembre, don Lorefice ha richiamato le grandi marce nonviolente di figure storiche come il Mahatma Gandhi e Martin Luther King. “La pace va osata,” ha detto, citando don Tonino Bello. Egli ha lodato l’iniziativa come un atto di interposizione, “lo schieramento di corpi inermi sul fronte dei belligeranti,” come “principio e pensiero di un mondo nuovo.”
L’Arcivescovo ha condannato l’attentato del 7 ottobre e ogni forma di antisemitismo, ma ha anche espresso forte preoccupazione per la reazione dell’estrema destra israeliana, che ha trasformato l’azione in un “progetto dichiarato di genocidio e di deportazione della popolazione palestinese.” Ha concluso il suo appello affermando che, al di là delle appartenenze politiche, siamo chiamati a rimanere “fedeli al senso dell’umano” e che “è l’umanità a essere in gioco simbolicamente a Gaza.”
Per queste ragioni, dalla collina del Pizzo a Modica, sventola una bandiera che non è solo un simbolo politico, ma un vessillo di pace, riconciliazione e speranza.
4 commenti su “Modica al fianco della Global Sumud Flotilla per la pace in Palestina”
Parole incontrovertibili ed inequivocabili e assolutamente condivisibili.
Attendo l’opinione di Rita Faletti….
Il fatto che negli ultimi mesi molti Stati compresa l’Italia ambigua hanno preso le distanze da Israele anche da parte di alcuni schieramenti politici, e, per come Israele sta conducendo la sua “guerra difensiva”, ciò nonostante nessuno invoca sanzioni per Israele e nessuno invoca embarghi di armi e poi li applica. Israele uccide sistematicamente giornalisti per uccidere la verità stessa e i giornalisti occidentali stanno zitti. Nessuna sanzione, nessuna condanna, nessuna vergogna, solo incomprensibile servilismo atteso i due pesi e le due misure con altri conflitti in corso. Anzi per gli altri minacciano truppe da inviare per sconfiggere la Russia mentre a Gaza non riescono nemmeno a fare entrare gli aiuti umanitari. Manco se Israele militarmente fosse così forte e potente. Tutto questo nonostante le dichiarazioni agghiaccianti che fanno giornalmente i terroristi israeliani. Ad esempio il ministro della difesa Katz, ha promesso di infliggere una “piaga dei primogeniti” allo Yemen. E lo fa in riferimento al Libro dell’Esodo della Bibbia, dove, per volontà di Dio, i primogeniti di ogni famiglia egiziana vengono uccisi.
La fotografa canadese Valerie Zink che lavora per “Reuters” ha distrutto il suo tesserino di giornalista dichiarando:
“E’ diventato impossibile mantenere un rapporto con Reuters a causa del suo ruolo nel giustificare e permettere l’assassinio sistematico di 245 giornalisti a Gaza in così pochi mesi”.
Ora l’unica nota stonata di questa Flotilla o “poltiglia” è il ruolo della Tumberg che da attivista ambientale e climatica, di colpo è diventata attivista umanitaria. Magari presto sarà una delle nostre eurodeputate di sinistra. Come la stessa Francesca Albanese che dopo aversi spesa per la Palestina, ora entra in politica con i sinistroidi. Se Albanese voleva un posticino in politica poteva semplicemente chiederlo e l’avrebbe avuto senza fare retoriche.
Quello che sto dicendo è che Flotilla, Albanese, Schlein, Meloni e tutti gli altri usano il popolo Palestinese solo ed esclusivamente per consensi politici visto il malumore che serpeggia sui messianici sionisti. Inutili e meschini!!
@Tonino Spinello: lei avrà sicuramente letto il rapporto della Albanese, vero? Perchè non commenta nel merito, invece di buttarla in caciara come tutti i destronzi? Peccato, perchè la prima parte del suo commento è corretta e condivisibile, poi il richiamo della foresta ha preso il sopravvento…..
Modicano, ho apprezzato Francesca Albanese e in altri commenti ho risaltato e condiviso il lavoro e le denunce presentate all’ONU dei misfatti che Israele perpetra giornalmente contro civili affamati e disarmati. Oggi sono venuti fuori certi legami che ha Albanese in certi ambienti globalisti e immigrazionisti della UE. Sarà un caso, ma sembra pronta per esordire in politica smontando di fatto l’immagine di eroina costruita magistralmente dal mainstream e dalla controinformazione. Se Albanese entra in politica, non potrà più dire le cose che diceva in passato perchè deve seguire il protocollo imposto dal suo partito vocato alla UE. UE che come detto dalla cara Ursula è fondata sui valoro del Talmud. Comunque questo non significa che Albanese non abbia svolto il suo lavoro, anzi, solo che ora sarà più legata da lacci e bavagli.
Potrei entrare più nel dettaglio per spiegare quanto detto, ma sarebbe troppo lungo e complesso, oltre il rischio di andare fuori tema. Magari se ci sarà l’occasione ne possiamo riparlare. Ma almeno stavolta non sono stato ingiuriato come persona e questo l’ho apprezzato.