
Ragusa – Massimo Iannucci, referente faro territoriale di Controcorrente per la provincia di Ragusa, insieme ai referenti di Vittoria Saro Firullo, di Giarratana Salvatore Pagano e al consigliere comunale di Ragusa Saverio Buscemi, esprime rammarico per quanto accaduto al leader Ismaele La Vardera, il cui ruolo nella vicenda di Mondello è stato ingiustamente oscurato dal Tg5. Non si tratta solo di una mancata attribuzione personale, ma di una lesione al principio di una corretta informazione, che dovrebbe garantire voce e visibilità a chi si spende con impegno per la collettività.
Nel contempo, però, siamo soddisfatti di constatare che tutto ciò sta generando un’onda di legalità in tutta la Sicilia — e i recenti controlli a San Vito Lo Capo ne sono la dimostrazione. Il movimento è giovane ma già radicato. La crescente attenzione da parte dei cittadini e dell’opinione pubblica ne è la prova. È sempre più evidente che Controcorrente rappresenta una voce autentica, coraggiosa e determinata nel panorama politico siciliano.
A breve si uniranno anche altri referenti di nuove città della provincia, a conferma di una crescita costante e della fiducia che sempre più persone ripongono in questo percorso. “Siamo convinti che Ragusa e la sua provincia – sottolinea Iannucci – si riconoscano nelle battaglie di Ismaele La Vardera e ne condividano lo spirito: difendere i cittadini, mettere in luce i problemi reali, chiedere trasparenza e soluzioni concrete. Nei prossimi mesi, in occasione di una sua visita a Ragusa, avremo modo di sottoporre alla sua attenzione le criticità che il nostro movimento ha individuato e monitorato: il rilancio dell’aeroporto di Comiso; la corretta gestione del servizio idrico provinciale; le difficoltà dei nostri produttori agricoli, che necessitano di sostegno e tutele concrete; le carenze della nostra sanità, che penalizzano cittadini e operatori del settore; e molte altre questioni che richiedono risposte immediate”.
“Siamo certi che, insieme a Ismaele La Vardera e a tutta la comunità di Controcorrente – conclude Iannucci – anche da Ragusa possa partire quella svolta che i cittadini aspettano da troppo tempo”.