
Modica, 24 luglio 2025 – Un giorno speciale a Modica ha visto la V A Geometri dell’Istituto “Archimede” riunirsi per celebrare un traguardo eccezionale: cinquant’anni dal conseguimento del diploma. Era l’anno scolastico 1974/75, un’epoca storica vibrante, segnata dalle intense lotte del movimento studentesco e da un’ardente ricerca di dialogo con il mondo operaio, sindacale e politico. Un periodo di profonda mobilitazione sociale che ha inciso indelebilmente nel vissuto e nella coscienza di un’intera generazione, e in particolare su questi ex studenti.
Un noto ristorante di Modica ha fornito la cornice perfetta per una serata carica di emozioni, risate e abbracci. Vecchi compagni di scuola, ora adulti affermati e alcuni già in pensione, hanno riscoperto quel filo invisibile e indissolubile che li lega ancora: un legame fatto di affetto, ricordi preziosi e una complicità mai sopita.
L’incontro si è trasformato in un vero e proprio viaggio nel tempo. Tra una portata e l’altra, sono riaffiorati i ricordi di quei cinque anni scolastici, densi di studio ma anche di momenti spensierati, goliardici e sinceri. Ogni racconto, ogni sguardo complice ha rievocato la giovinezza, riportando in superficie episodi indimenticabili, marachelle e avventure che hanno cementato un’amicizia autentica e duratura.
Un tributo particolarmente sentito è stato rivolto ai docenti dell’epoca, figure formative e umane che hanno lasciato un segno profondo. Tra questi, l’Ingegnere Savarino, stimato professionista di Ispica, ha suscitato un ricordo affettuoso e commosso. “Era molto più di un professore” – hanno affermato all’unisono gli ex alunni. “Era una guida, un padre, un punto di riferimento, con la sua autorevolezza rassicurante e quell’inconfondibile sigaro molto spesso spento, ma in bocca, pronto per essere riacceso. Ha lasciato un’impronta profonda nei nostri cuori, che il tempo non potrà mai cancellare.”
La classe V A non si distinse solo per l’impegno scolastico, ma anche per lo spirito critico e partecipativo. In piena sintonia con le istanze del movimento studentesco, fu tra le prime a offrire un contributo attivo agli organi collegiali dell’Istituto, partecipando al Consiglio d’Istituto e al Consiglio di Disciplina, dimostrando fin da allora un forte senso civico e di responsabilità.
La serata si è prolungata ben oltre la cena, tra brindisi, foto di gruppo, racconti intrisi di nostalgia e l’immancabile promessa di rivedersi presto. L’atmosfera era densa di calore umano, di affetto autentico e della consapevolezza che i legami veri – quelli forgiati nell’adolescenza – non si spezzano mai. Anzi, con il tempo si rafforzano e si arricchiscono di nuova saggezza, diventando un patrimonio inestimabile.
Un sentito ringraziamento va a Orazio Gennaro, l’instancabile organizzatore dell’evento, e al fotografo Pino Arrabito, che con discrezione e professionalità ha saputo immortalare i momenti più belli di una serata davvero memorabile.