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Terrore a Scicli per debito di droga: tutti a giudizio per rissa, sequestro e sparatoria di persona

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Scicli, 18 Luglio 2025 – È arrivato il momento della resa dei conti per i responsabili della spedizione punitiva che, nel giugno 2024, seminò il panico nel quartiere Jungi di Scicli. Un anno dopo la drammatica sparatoria, i protagonisti di quella giornata di terrore sono stati tutti rinviati a giudizio, chiamati a rispondere di gravissimi reati, tra cui rissa, sequestro di persona e tentato omicidio. L’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia, ha fatto luce su un’escalation di violenza legata a un presunto debito per una partita di droga non pagata.
Davanti al GUP del Tribunale di Catania, Giuseppina Montuori, sono comparsi i membri della banda, tutti residenti a Siracusa, incluso uno di origine cingalese, attualmente detenuti nel carcere di Ragusa. Insieme a loro, anche alcuni minorenni, per i quali il procedimento è in corso presso il Tribunale dei Minorenni di Catania. Armati di pistole semiautomatiche, i soggetti avrebbero ingaggiato una vera e propria sparatoria, terrorizzando gli abitanti e culminando nel sequestro di alcuni giovani.
“La forte risposta dell’Arma dei Carabinieri ha immediatamente posto fine a un’azione criminale che poteva avere esiti peggiori”, ha commentato l’Avv. Michele Savarese (foto)  patrocinante in Cassazione, legale dei genitori di uno dei minorenni sequestrati, costituiti parte civile nel processo. L’intervento del Gruppo Intervento Speciale (G.I.S.) dell’Arma dei Carabinieri fu determinante per la liberazione degli ostaggi.
Le indagini, condotte con meticolosità dai Carabinieri, si sono avvalse in particolare di intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno permesso in breve tempo di identificare tutti gli imputati. Durante l’udienza preliminare, uno degli accusati ha optato per il rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Gli altri tre, invece, sono stati rinviati a giudizio e compariranno davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. La prossima udienza è fissata per il 3 ottobre.
Il collegio difensivo è composto dagli Avvocati Giorgio D’Angelo, Antonio Meduri, Aldo Ganci e Junio Celesti del foro di Siracusa, e dall’Avv. Cristina Di Paola del foro di Ragusa.
L’Avv. Michele Savarese ha voluto sottolineare una riflessione amara su questa vicenda: “Sia i partecipanti della spedizione criminale che le vittime della stessa sono tutti giovanissimi e attratti dal mondo della droga e da una vita senza regole. Invito le nuove generazioni a guardare invece con ammirazione i nostri Carabinieri che, anche in questa vicenda, hanno dato prova di grande professionalità sia nel pronto intervento che nella fase delle indagini. Loro sì che sono un esempio da seguire.”

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