
Comiso – “La vicenda dell’aeroporto di Comiso rappresenta un caso purtroppo, deludente per lo sviluppo infrastrutturale economico della Sicilia sud-orientale. Originariamente concepito come un volano per il turismo e il commercio, lo scalo ibleo si è trovato intrappolato in una spirale discendente che lo ha portato, di fatto, a non avere più una programmazione di voli. L’agonia dell’aeroporto è il risultato di una gestione che, con dati oggettivi alla mano, mostrano un traffico passeggeri zero, non è stato all’altezza delle aspettative e delle potenzialità. L’idea di un aeroporto “minore” che potesse affiancare o completare l’offerta di Catania è sempre stata valida sulla carta, ma la sua concretizzazione ha rivelato criticità profonde. È legittimo chiedersi dove siano state le lacune maggiori. È mancata una visione strategica a lungo termine? Oppure una leadership politica in grado di attrarre investimenti e compagnie aeree? O ancora, la capacità di integrare lo scalo in un sistema di trasporti e logistica regionale più ampio? Tutte queste domande meritano una risposta approfondita, perché il mancato decollo dell’aeroporto di Comiso non è solo un problema infrastrutturale, ma un sintomo di una più ampia difficoltà nel tradurre il potenziale del territorio in sviluppo concreto. Il sud-est siciliano, con le sue bellezze barocche, le sue spiagge, la sua enogastronomia, avrebbe dovuto beneficiare enormemente di uno scalo efficiente. Invece, l’attuale situazione costringe residenti e turisti a dipendere esclusivamente dall’aeroporto di Catania, e soprattutto, limitando le opportunità di crescita per un’area che, altrimenti, avrebbe tutte le carte in regola per prosperare. Quello che avrebbe dovuto essere un volano per lo sviluppo economico del sud-est della Sicilia si è trasformato in una chimera, con risultati disastrosi, con zero voli e un’economia locale che non ha ricevuto nessun impulso. L’analisi critica di questa vicenda porta a interrogarsi sulle responsabilità di coloro che erano preposti alla gestione e alla pianificazione strategica dello scalo. La capacità di governare con criterio, in un contesto così cruciale per il progresso di un’intera regione, sembra non aver prodotto i risultati sperati. La carenza di visione e di scelte strategiche efficaci ha di fatto immobilizzato un potenziale volano di crescita, lasciando irrisolte le problematiche strutturali e gestionali che da tempo affliggono l’infrastruttura. È fondamentale avviare una riflessione approfondita sulle possibili vie per rilanciare un’infrastruttura aeroportuale che, se ben gestita, potrebbe davvero contribuire alla vivacità economica e turistica del territorio ibleo. Il futuro dell’aeroporto di Comiso è intrinsecamente legato alla capacità delle istituzioni e degli operatori di presentare un piano di sviluppo credibile e sostenibile, in grado di attrarre compagnie aeree e di generare un impatto positivo concreto sull’occupazione e sul tessuto economico-sociale della Sicilia sud-orientale. La riattivazione dei voli e un’efficace gestione deve essere priorità assolute per invertire questa tendenza negativa. Il M5S di Comiso intende formalmente proporre l’istituzione di un piano di incremento delle rotte aeree, finalizzato a garantire un minimo di dieci collegamenti giornalieri, suddivisi tra destinazioni nazionali e internazionali. Questa iniziativa mirata risponde all’esigenza primaria di soddisfare le crescenti aspettative dei viaggiatori, fornendo al contempo un impulso significativo al settore turistico-alberghiero presente sul nostro territorio. La nostra determinazione è assoluta: ci impegneremo senza riserve, e non arretreremo, fino a quando l’aeroporto non sarà pienamente operativo. Il nostro agire sarà sempre orientato al raggiungimento di risultati tangibili, che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e rafforzare le fondamenta della nostra economia locale”.