
RAGUSA – Le elezioni provinciali dello scorso 27 aprile, sebbene di secondo livello, rappresentavano un banco di prova cruciale per il centrodestra locale, un’occasione per mostrare un fronte unito. Al tavolo politico provinciale, era emersa la ferma volontà che la candidatura a presidente del Libero Consorzio dovesse essere espressione diretta dei partiti di maggioranza del centrodestra, escludendo figure provenienti da liste civiche.
In questo contesto, la Democrazia Cristiana ha scelto una strada di coerenza e determinazione, presentandosi autonomamente con un proprio candidato e un programma politico ben definito. Il risultato ottenuto è stato, a detta del partito, “fortemente lusinghiero”, a testimonianza di una linea chiara e apprezzata.
Oggi, i partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Democrazia Cristiana – puntano il dito contro quelli che definiscono gli “ambigui comportamenti” dei sindaci-consiglieri provinciali. Questi ultimi sono visti come l’emblema dell’incoerenza e dell’ipocrisia politica, avendo di fatto ostacolato il progetto di unità politica del centrodestra. Per questo motivo, i partiti sono determinati ad accendere i riflettori sulle singole amministrazioni comunali, dove le scelte politiche sembrano non essere in linea con quanto espresso a livello provinciale.
“Con franchezza – si legge nella nota della Democrazia Cristiana – richiediamo che ciascun sindaco-consigliere provinciale si autodenunci in merito alla propria appartenenza politica e collabori per l’attuazione del programma politico di riferimento.” Viene considerato “inaccettabile” che i sindaci-consiglieri provinciali di maggioranza di centrodestra, nei consessi comunali, non riconoscano ai consiglieri comunali del centrodestra il giusto rispetto e la dovuta considerazione, ignorando le regole democratiche e il dibattito politico nell’interesse esclusivo dei cittadini
La Democrazia Cristiana sottolinea come la cittadinanza non comprenda più il vero senso della politica, il suo impegno e le sue finalità. Si denuncia una situazione in cui “è tutto un insieme di soggetti che per essere eletti hanno dichiarato il contrario di tutto. L’incoerenza, l’opacità e la disonestà intellettuale l’hanno fatta da padrone.”
In vista delle future prospettive politiche, il centrodestra reclama a gran voce trasparenza, una chiara appartenenza politica e atti conseguenziali. La Democrazia Cristiana, convinta dell’imprescindibilità dell’unità del centrodestra per un progetto politico di ampio respiro, ha già intrapreso questo percorso sia a livello regionale che provinciale.
“Oggi però si deve necessariamente trovare unità di intenti, di scelta, di impegno, che possa essere espressione a tutti i livelli: nazionale, regionale, provinciale, comunale – dice la Segretaria Provinciale, Anna Maria Aiello –. La Democrazia Cristiana esprime apprezzamento e condivisione per quanto evidenziato e reclamato dal senatore Salvo Sallemi (Fratelli d’Italia) e dal segretario provinciale di Forza Italia, Giancarlo Cugnata.
Il partito si dichiara disponibile e aperto al confronto, sottolineando che si tratta di una scelta imposta dal rispetto dei principi etici e morali che dovrebbero governare l’azione politica, trovando il loro fondamento nella tutela delle Comunità e del Bene Comune”.
1 commento su “Centrodestra provinciale, la Democrazia Cristiana chiede chiarezza e unità”
MAI COME IN QUESTO ASO CALZA A PENNELLO….”..DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA” L ASSESSORE AIELLO HA MEMORIA CORTA NON RICORDA QUANDO ELLA ERA IN AMMINISTRAZIONE IL COMPORTAMENTO DI NON UNITA’ E COLLABORAZIONE NON VENIVA ATTUATO. KI DI SPADA FERISCE DI SPADA PERISCE BUONA ESTATE