
Monterosso Almo, Giarratana – Le due città montane unite per garantire un presidio salvavita fondamentale.
L’ossigeno gassoso, spesso dato per scontato nei centri urbani, si rivela invece un bene prezioso e vitale nei piccoli comuni dell’entroterra siciliano, dove l’assenza di ospedali o pronto soccorso può trasformare un’emergenza in tragedia. È quanto emerso nei giorni scorsi nei Comuni di Monterosso Almo e Giarratana, dove un episodio di emergenza sanitaria domiciliare ha fatto luce su gravi criticità legate alla reperibilità tempestiva dell’ossigeno.
9A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato il dott. Antonio Galia, medico in servizio sul territorio, che ha scelto di condividere il caso per senso civico e responsabilità professionale. Un gesto che ha scosso l’opinione pubblica e le istituzioni locali, stimolando una pronta reazione. “Ringraziamo sinceramente il dott. Galia per la sua trasparenza – si legge in una nota congiunta diffusa dal Sindaco di Monterosso Almo, dall’Amministrazione comunale, dal Presidente del Consiglio e dal gruppo consiliare di riferimento –. La sua segnalazione ha portato alla luce una mancanza inaccettabile in un sistema sanitario che deve garantire equità e prontezza d’intervento, ovunque”.
Una mozione per garantire l’ossigeno: tre richieste urgenti.
In risposta all’emergenza, le amministrazioni di Monterosso Almo e Giarratana si stanno muovendo con determinazione: una mozione condivisa è in fase di preparazione e sarà sottoposta a votazione nei rispettivi Consigli comunali. Il documento conterrà tre richieste chiave rivolte a ASP Ragusa, Regione Sicilia e al Libero Consorzio Comunale:
1. Ripristino della disponibilità continuativa di ossigeno gassoso sul territorio;
2. Attivazione di protocolli stabili e strutturati tra i Comuni, l’ASP e gli enti sanitari regionali;
3. Coinvolgimento diretto del Libero Consorzio, affinché supporti l’organizzazione logistica e amministrativa per le aree interne.
“ Non si tratta di una polemica – precisano i promotori della mozione – ma di una battaglia di dignità. Perché anche nei paesi più piccoli, la vita ha lo stesso valore e merita la stessa attenzione di ogni altro luogo del Paese”.
In territori come quelli montani di Monterosso Almo e Giarratana, spesso isolati e colpiti da uno spopolamento progressivo, l’accesso ai servizi essenziali è un tema cruciale. La questione dell’ossigeno, oggi simbolo di una fragilità strutturale, diventa anche emblema di una più ampia richiesta di equità sanitaria.
La mobilitazione dei due Comuni lancia un messaggio forte: l’ossigeno è un diritto, non un privilegio da conquistare con difficoltà. È tempo che il sistema sanitario regionale ascolti le voci dei territori più piccoli, prima che la mancanza di risorse si trasformi in tragedia.