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“Ragusa Rurban City”, un percorso partecipativo per lo sviluppo locale

Tempo di lettura: 2 minuti

Ragusa – Mercoledì 18 giugno, presso la sede dell’Assessorato allo Sviluppo Economico nella Zona Artigianale “Pippo Tumino” in via On. Corrado Di Quattro, la città di Ragusa ospiterà la plenaria di avvio del percorso partecipativo “Ragusa Rurban City”, promosso dall’Amministrazione comunale con il supporto scientifico dell’Istituto di Ricerca sullo Sviluppo Locale (IRiLoc), con l’obiettivo di costruire in modo condiviso il nuovo Programma Operativo per lo sviluppo integrato del territorio.
L’incontro rappresenta l’inizio di un processo aperto e collaborativo, che mira a raccogliere visioni, esperienze e proposte da parte degli attori istituzionali, economici, sociali e culturali del territorio, al fine di delineare una strategia di sviluppo capace di valorizzare l’identità ibrida di Ragusa, città al tempo stesso urbana e rurale, luogo di connessione tra tradizione e innovazione.

“L’idea di fondo – dichiara il prof Marco La Bella direttore di Iriloc – è quella di superare le frammentazioni settoriali per dar vita a un modello integrato di città “rurbana”, capace di rigenerare spazi, funzioni e relazioni secondo principi di sostenibilità, attrattività, inclusione sociale e cooperazione territoriale. In questa direzione si collocano le azioni in corso di definizione – dalla governance ai partenariati, dalla mobilità ai servizi, dall’internazionalizzazione alle comunità energetiche – che verranno progressivamente approfondite attraverso una serie di focus group tematici, coinvolgendo le filiere strategiche locali”.

La plenaria del 18 giugno sarà il primo momento costituente di questo cammino condiviso, che pone al centro la partecipazione consapevole della comunità come condizione essenziale per rendere efficace, coerente e radicata ogni futura scelta pubblica.

“Con Ragusa Rurban City – continua l’assessore allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari – l’Amministrazione Comunale intende attivare un nuovo metodo di lavoro, che parte dall’ascolto e dal confronto per generare politiche realmente capaci di rispondere ai bisogni del territorio e di progettare, insieme ai suoi protagonisti, una traiettoria di sviluppo sostenibile e inclusivo”.

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