Cerca
Close this search box.

Servizi turistici regionali, Cisl Fp Ragusa-Siracusa denuncia gravi disservizi

Tempo di lettura: 2 minuti

Servizi turistici regionali, gravi i disservizi causati dall’applicazione della nuova legge regionale 6/2025. Lo denuncia la Cisl Fp Ragusa Siracusa che evidenzia come, se si continua così, si rischia di andare verso il concreto blocco del settore ricettivo. Il segretario generale Mauro Bonarrigo parla di “trasferimenti di nuove competenze e maggiore carico di lavoro ad invarianza, però, dei numeri di personale presenti e di professionalità disponibili negli uffici, che rischiano di procurare ritardi di carattere burocratico e forti ripercussioni sul settore ricettivo nel territorio di Ragusa e Siracusa. Necessitano – aggiunge – interventi celeri che si traducano in soluzioni concrete, indispensabili a garantire il buon funzionamento della macchina amministrativa a supporto degli adempimenti relativi ai servizi turistici”.
Giuseppe Implatini, coordinatore enti regionali area Siracusa, spiega che cosa sta accadendo nei due territori, quello ibleo e quello aretuseo: “Come probabilmente non è ancora noto a tutti gli utenti e operatori del settore e va invece pubblicamente chiarito, la Legge regionale 25 febbraio 2015 n. 6, ha introdotto nuove procedure nell’ambito della “Disciplina delle strutture turistico ricettive”, trasferendo ufficialmente dai Liberi consorzi comunali al dipartimento regionale del Turismo le gravose competenze relative alle procedure di controllo e autorizzative delle stesse, Si tratta di espletare attentamente migliaia di pratiche, tra quelle che riguardano gli “affitti brevi” e le “strutture ricettive”, provenienti dal Suap o dal Libero consorzio, poi trasmesse a mezzo pec al dipartimento Turismo e da questo poi girate senza approfondite istruzioni e indicazioni ai Servizi periferici, senza, è bene precisare, alcuna valutazione preventiva dello stato degli organici degli stessi e della quantità di pratiche che si dispone di lavorare”.
“Una circostanza allarmante – prosegue Implatini – riassunta anche in una nota congiunta inviata dai dirigenti degli uffici periferici al dipartimento, che, malgrado le motivate osservazioni, continua ad impartire direttive carenti di concreti approfondimenti, ma senza, cosa più importante, affrontare il tema di quale personale dovrebbe svolgere gli incarichi viste le gravissime e note carenze di organico. Un irrazionale gioco allo “scaricabarile” che sta provocando gravissimi disagi agli operatori del settore, completamente spiazzati e confusi circa le responsabilità della situazione di stallo creatasi per via della L.R. n.6/2025 e che hanno prodotto anche diffide curate dalle associazioni dei consumatori”.
Implatini tratteggia “un quadro estremamente preoccupante sia per le necessità degli operatori e imprenditori nel campo della ricezione turistica di avere rapidamente i codici per le attività e vedere espletate le relative procedure che per gli uffici che, nelle condizioni di dotazione organica attuale, non potrebbero ragionevolmente lavorare ed esaminare numerosissime pratiche, ciascuna carica di documenti tecnici, nonché avere il tempo per ispezionare i locali in oggetto e svolgere tutte le altre attività, che attengono ad esempio, all’assistenza e supporto ai turisti, gestione economica del Servizio, assolvimento dei pagamenti delle fatture, gestione acquisti e forniture, gestione del personale, gestione del sistema Gzoom, controllo agenzie di viaggio e Pro Loco, patrocini onerosi, ecc. A ciò si aggiunge anche l’obbligo per i dipendenti di prendere parte al piano formativo individuale in applicazione della direttiva 14.01.2025, che prevede numerose ore di partecipazione a corsi con materie a valenza generale che non soddisfano le necessità urgentissime di formazione relative ai nuovi compiti richiesti, procedure per le quali si ribadisce non sono state ancora fornite sufficienti necessarie competenze. Una situazione sull’orlo del blocco del settore da affrontare tempestivamente e realisticamente, evitando di far confluire ciecamente un problema di grande rilievo sugli uffici dei territori, per la quale la Cisl Fp ha già scritto una nota alla dirigenza generale del dipartimento regionale del Turismo. Una legge dagli effetti che andrebbero forse opportunamente sospesi per questa stagione, in modo da non creare rallentamenti all’economia turistica e dare ragionevolmente il tempo agli uffici di riorganizzarsi”.

568603
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto