
Comiso – La situazione dell’Aeroporto di Comiso si fa sempre più critica, con la politica locale accusata di “arrampicarsi sugli specchi” mentre l’intera provincia di Ragusa continua a soffrire un isolamento che il Comitato per la difesa e lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso denuncia da tempo. La frustrazione cresce tra i cittadini e gli operatori economici, di fronte a promesse disattese e decisioni che destano perplessità.
La presidente del Libero Consorzio di Ragusa e sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari, aveva annunciato ai media un significativo supporto per la Summer 2025 con nuove rotte. Tuttavia, a giugno inoltrato, con la maggior parte delle vacanze estive già programmate in tutta Europa, la Summer 2025 appare un miraggio. Le uniche rotte paventate, da Lille o da Tirana, sono giudicate insufficienti dal Comitato per attrarre un turismo significativo nel territorio. La stampa locale, inoltre, riporta che le rotte estere non avranno inizio prima dell’estate 2026.
La Camera di commercio del Sud Est Sicilia (Catania-Ragusa-Siracusa), grazie a fondi regionali, avrebbe dovuto studiare misure emergenziali. Il Comitato sottolinea però che se i primi flussi avranno inizio solo nel 2026, i 3 milioni di euro stanziati per il 2025 rischiano di non essere spesi, rappresentando un “danno collaterale” a un già “macro danno al territorio”.
La comunità locale, in particolare i residenti di Ragusa e del Nisseno, attende con ansia collegamenti nazionali con città come Roma, Milano, Venezia, Verona, Bologna e Torino. Queste tratte, precedentemente affidate alla “continuità territoriale” e alla provincia, rimangono un’incognita. Le compagnie aeree che avevano partecipato al bando del Libero Consorzio di Ragusa si sarebbero infatti ritirate, e il Comitato chiede trasparenza riguardo a queste decisioni.
Ancora più controversi sono i recenti affidamenti diretti per circa 279mila euro a Aeroitalia per le rotte di Roma e Milano, stabiliti con due determine dirigenziali del Libero Consorzio. Il Comitato esprime sconcerto, ricordando che Aeroitalia è la stessa compagnia che in passato ha lasciato a terra centinaia di passeggeri a causa di cancellazioni e disservizi, danneggiando l’immagine di Comiso e dell’intera provincia. La domanda è diretta: “com’è possibile che una compagnia così venga premiata con fondi pubblici e dalla politica che ci governa?”.
Il Comitato per la difesa e lo sviluppo dell’aeroporto degli Iblei dichiara di non arrendersi a questo “sfacelo”, chiedendo a gran voce “fatti, anzi, i voli… con compagnie decenti, che siano davvero volàno per l’angolo più a sud della Sicilia e i suoi dintorni”.
4 commenti su “L’Aeroporto di Comiso e l’isolamento ibleo: il Comitato denuncia il disinteresse politico”
Sarà una mia idea fissa e forse esagero, non è che, per caso, con l’aria di guerra che tira e il riarmo tanto decantato, si vuole far ritornare l’aeroporto di Comiso a Base della Nato ? 🤔
Oltretutto la complessiva struttura è già bella e pronta per essere utilizzata
No @Geronimo, il problema è uno ed uno solo : la Sac proprietaria degli aeroporti di Catania e Comiso, con la complicità di alcuni personaggi ragusani (venduti) e l’imbarazzante silenzio dei politici locali (sindaci, onorevoli regionali e nazionali, senatori), sta attuando questa politica su Comiso per tenerlo a mollo a bagnomaria facendo riempire “i iargi” ai siracusa-catanesi! Il Pio La torre è stato comprato per non farlo lavorare! Questo è il problema!
In effetti i nostri cari politici si limitano a delle vergognose comparse. D’altronde ad esempio chi si trova in parlamento (che scarsamente frequenta) non con i voti dei propri cittadini ma grazie ai suoi soldi e potere che si ritrova, quali motivazioni potrebbe avere? Molti altri invece per incapacità manifesta e per scelte strategicamente sbagliate fatte già all’ iniziò quando l’aeroporto è nato.