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Gestione ASP Ragusa: un passo avanti, due indietro. Riceviamo

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Ragusa – La recente decisione di non sopprimere il reparto di Malattie Infettive a Ragusa è stata accolta con soddisfazione. Sembra che le numerose proteste, tra cui quella del Comitato Civico Articolo 32, abbiano finalmente sortito l’effetto desiderato. Il presidente del Comitato, Rosario Gugliotta, ha comunque ribadito che l’associazione continuerà a vigilare sugli sviluppi, consapevole che, specialmente nella pubblica amministrazione a gestione partitica, le decisioni provvisorie rischiano spesso di diventare definitive.

Tuttavia, nonostante questo piccolo passo avanti, la gestione dell’ASP Ragusa sembra compierne due indietro. La critica principale del Comitato Civico Articolo 32 si concentra sulla evidente distanza tra i “super manager aziendali” e la realtà quotidiana dei reparti. Si constata, infatti, che molti di loro non abbiano mai effettuato un sopralluogo nelle aree dove i cittadini attendono di usufruire dei servizi sanitari, ignorando le condizioni spesso precarie.

Da anni, il Comitato denuncia la scarsa conoscenza e dimestichezza dei dirigenti preposti con i servizi di accoglienza e attesa dell’utenza. Mancano accorgimenti elementari che farebbero la differenza, come:

  • La cronica assenza di sistemi eliminacode davanti a molti sportelli, generando confusione e lunghissime attese.
  • Sedie insufficienti nelle sale d’attesa, costringendo spesso i pazienti, inclusi anziani e persone con difficoltà, a rimanere in piedi per ore.
  • La scarsa attenzione agli accessori nei servizi igienici, un segnale di una generale sciatteria.
  • L’inefficacia dei sistemi di raffrescamento nelle aree comuni. Questo è un problema sempre più grave con le frequenti ondate di calore che mettono a dura prova la resistenza dei pazienti in attesa.

Il presidente Gugliotta ha citato un esempio lampante di questa situazione: Mercoledì 11 Giugno, alle ore 11, davanti all’ambulatorio di radiologia dell’ospedale di Comiso, si è riscontrata la totale assenza di un sistema eliminacode e l’insufficienza di posti a sedere.

Questi non sono dettagli di poco conto, ma “elementari accorgimenti” che, pur non avendo nulla a che fare con la carenza di medici e infermieri, dimostrano il grado di rispetto verso i cittadini. Se questi “piccoli accessori” mettono in crisi il bilancio dell’azienda sanitaria, il Comitato Civico Articolo 32 invita a dichiararlo apertamente, suggerendo persino una raccolta pubblica di fondi come possibile soluzione. La persistente “sciatteria e incapacità gestionale” in servizi semplici e poco costosi è, per il Comitato, la prova che “certe persone che stanno a capo di servizi semplici e poco costosi, non provano alcuna vergogna.”

Il Comitato Civico Articolo 32 è pronto a dimostrare, anche con “foto eloquenti”, la veridicità di queste denunce, ribadendo la necessità di un cambio di rotta nella gestione dell’ASP Ragusa che metta realmente al centro il benessere e la dignità dei cittadini.

Rosario Gugliotta presidente Comitato Civico Articolo 32

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