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Estremo Sud Ragusa: “Il Comune riconosca la Palestina e condanni il genocidio in corso ad opera di Netanyahu”

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Ragusa – In un contesto internazionale sempre più drammatico, Estremo Sud ha inviato oggi una lettera aperta al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale della città, sollecitando una presa di posizione chiara e urgente sul conflitto israelo-palestinese.

La richiesta è semplice ma di grande valore simbolico e politico: anche il Comune di Ragusa faccia la propria parte, approvando una mozione a sostegno del riconoscimento dello Stato di Palestina, condannando le gravissime violazioni dei diritti umani commesse dal Governo israeliano nella Striscia di Gaza e nei territori occupati, e chiedendo un immediato cessate il fuoco.

Negli ultimi mesi il mondo ha assistito inorridito a una escalation militare senza precedenti: bombardamenti sistematici, interruzione degli aiuti umanitari, fame indotta, distruzione di ospedali, scuole, campi profughi. Più di 53.000 morti accertati, secondo i dati ONU, e oltre 186.000 vittime indirette, secondo The Lancet. Una cifra mostruosa che include oltre 18.000 bambini.

A fronte di questa tragedia umanitaria, la comunità internazionale ha cominciato a muoversi. La Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto la plausibilità del crimine di genocidio in corso. La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per il primo ministro israeliano Netanyahu e il ministro della difesa Gallant. Nel luglio 2024, la stessa Corte ha dichiarato illegale l’occupazione israeliana dei territori palestinesi e ne ha imposto lo smantellamento.

A ciò si aggiunge, in Italia, la questione del Memorandum d’intesa militare Italia-Israele, che il Governo si appresta a rinnovare in automatico l’8 giugno 2025. Un accordo siglato in gran segreto nel 2003 e mai reso pienamente trasparente all’opinione pubblica, che prevede cooperazione militare, addestramento congiunto, scambio di armi e tecnologie belliche. Dieci giuristi italiani hanno presentato una diffida formale al Governo italiano, denunciando l’incostituzionalità del rinnovo e la complicità, anche solo morale, con crimini internazionali.

È in questo scenario che Estremo Sud chiede con forza che anche la città di Ragusa faccia sentire la propria voce, approvando un atto che riconosca formalmente lo Stato di Palestina, nei confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa; condanni le operazioni militari israeliane a Gaza come crimini di guerra e contro l’umanità; chieda la sospensione del Memorandum militare Italia-Israele e l’adozione di sanzioni contro i responsabili e sostenga l’ammissione della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite.

“Non si può più restare in silenzio – si legge nella lettera aperta –. In nome della legalità internazionale, dei diritti umani e dei valori fondamentali della nostra Costituzione, anche i Comuni italiani devono dire chiaramente da che parte stanno”.

Estremo Sud si unisce a centinaia di realtà civiche, associazioni e cittadini che in tutta Italia stanno chiedendo una rottura netta con l’ipocrisia diplomatica e un impegno istituzionale per fermare il genocidio in atto da parte del governo di Netanyahu.

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