
La Roma si prepara a un’altra rivoluzione tecnica. Dopo un’annata vissuta sulle montagne russe, con l’ennesimo cambio in panchina e una rincorsa affannosa all’Europa, i giallorossi si trovano ora di fronte a una scelta decisiva per il proprio futuro. Claudio Ranieri, chiamato in corsa per guidare la squadra nel finale di stagione dopo le brevi gestioni di Daniele De Rossi e Ivan Jurić, ha già fatto sapere che dalla prossima annata assumerà un ruolo dirigenziale. La dirigenza, guidata da Dan Friedkin, è quindi al lavoro per individuare il profilo ideale che possa guidare la Roma nel 2025/26, riportando entusiasmo e – soprattutto – risultati in una piazza che vive il calcio con passione..
Ecco una panoramica dei principali nomi emersi finora, con un’analisi dei punti di forza e delle criticità che ciascun tecnico porterebbe con sé.
Francesco Farioli – Il profilo emergente
Tecnico italiano classe 1989 attualmente all’Ajax, Farioli ha conquistato l’attenzione generale dopo le esperienze positive al Nizza e precedentemente in Turchia. Il suo calcio è moderno, incentrato sul possesso e sulla costruzione dal basso.
- Pro: mentalità europea, capacità di lavorare con giovani e di dare un’identità chiara alla squadra.
- Contro: scarsa esperienza in contesti ad alta pressione come Roma e assenza di precedenti gestioni in Serie A.
Cesc Fàbregas – Il visionario inesperto
L’ex stella di Arsenal e Barcellona ha iniziato ad allenare il Como in Serie B, lasciando intravedere idee brillanti e un approccio offensivo molto spagnolo. Non a caso, in quest’annata in Serie A, si è proposto come uno dei tecnici più interessanti.
- Pro: intelligenza calcistica, carisma internazionale, visione di gioco raffinata.
- Contro: zero esperienza ad alti livelli come tecnico. Scommessa affascinante ma rischiosa per un club che non può permettersi un altro anno interlocutorio.
Gian Piero Gasperini – Il trasformista di provincia
Dopo anni alla guida dell’Atalanta, dove ha raggiunto picchi altissimi sia in Serie A che in Europa, Gasperini sarebbe pronto per una nuova sfida. La Roma potrebbe rappresentare il salto finale della sua carriera.
- Pro: esperienza, gioco aggressivo, valorizzazione di profili “secondari”.
- Contro: rapporto complesso con spogliatoi molto mediatici e necessità di un gruppo completamente modellato sulle sue esigenze tattiche.
Patrick Vieira – Il nome a sorpresa
L’ex centrocampista dell’Arsenal e della Nazionale francese ha allenato in Premier League e Ligue 1, con alterne fortune. La Roma lo starebbe valutando per la sua presenza carismatica e l’esperienza internazionale.
- Pro: conoscenza del calcio ad alti livelli, rigore tattico.
- Contro: nessun exploit degno di nota finora, difficile prevedere la sua adattabilità alla Serie A su alti livelli.
Vincenzo Montella – Il ritorno dell’aeroplanino
Dopo aver guidato la Turchia alla qualificazione per Euro 2024 e aver risollevato la propria reputazione internazionale, Montella è tornato nei radar dei club italiani.
- Pro: esperienza con la Roma e con club importanti, attuale stato di forma in crescita.
- Contro: qualche insuccesso di troppo nei precedenti cicli in Serie A, gestione emotiva non sempre impeccabile.
Graham Potter – Il metodo inglese
Dopo l’esperienza, non del tutto positiva, al Chelsea, Potter è rimasto comunque sempre monitorato. La Roma ci sta pensando per portare a Trigoria un’impronta più organizzata e data-driven.
- Pro: lavoro di sistema, attenzione ai dettagli, costruzione di gioco metodica.
- Contro: nessun legame con il calcio italiano, possibile impatto iniziale lento.
Roberto Mancini – Il ritorno in un club
Dopo aver lasciato la Nazionale per l’Arabia Saudita, Mancini è alla ricerca di una nuova sfida in Europa come allenatore. Roma potrebbe essere il luogo ideale per chiudere il cerchio.
- Pro: grande esperienza, gestione dello spogliatoio, curriculum di alto profilo.
- Contro: filosofia tattica meno strutturata rispetto ad altri profili e ingaggio elevato.
Massimiliano Allegri – Il risultato prima del gioco
Il recente divorzio con la Juventus ha riaperto il dibattito sul futuro di Allegri. Nonostante il gioco poco spettacolare, il suo nome resta sinonimo di solidità.
- Pro: abitudine a vincere, grande capacità di leggere le partite.
- Contro: calcio poco propositivo, non in linea con le aspettative di una tifoseria che sogna spettacolo oltre ai risultati.
Roberto De Zerbi – Il favorito dei tifosi
Tuttora al Marsiglia, De Zerbi è uno dei tecnici più apprezzati in Europa per la sua filosofia ultra-offensiva. La Roma sogna un colpo simile a quello fatto dal Napoli con Spalletti.
- Pro: modernità, costruzione di gioco eccellente, valorizzazione dei talenti.
- Contro: costoso e difficile da convincere, corteggiato anche da club inglesi e spagnoli di prima fascia.
Le ultime due giornate: tutto aperto
La Roma affronta le ultime due giornate di Serie A con ancora l’obiettivo europeo da centrare. La corsa è serrata, e ogni punto può fare la differenza. In questa fase finale, più che mai, si notano le fragilità strutturali lasciate dalla mancanza di una guida tecnica stabile.
Analizzando le quote serie a sembra che i risultati non siano così scontati come previsto, segno che le motivazioni contano più dei valori sulla carta, specie a fine stagione.