
Scicli – Si sono svolte nella giornata di ieri le operazioni di autopsia sui resti di Edoardo Miceli, il giovane di 26 anni tragicamente scomparso lo scorso 3 maggio in un incidente stradale avvenuto in contrada Timperosse, sulla circonvallazione di Donnalucata, nel territorio di Scicli.
L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Giuseppe Algieri presso l’obitorio del cimitero di Scicli, è stato disposto dal sostituto procuratore Monica Monego, titolare del fascicolo sull’incidente. Durante l’autopsia, sono stati prelevati campioni per l’esame del Dna, un passaggio necessario per ottenere la conferma ufficiale dell’identità della vittima, il cui corpo era rimasto carbonizzato a seguito dell’incendio divampato dopo che la sua auto è uscita di strada, si è capovolta ed è rimasta incastrata tra una fiancata e una parete di roccia.
Nonostante non vi siano dubbi sull’identità del giovane Edoardo Miceli, come previsto dalla procedura di legge in questi casi, la Procura ha ritenuto indispensabile l’esame genetico per una certezza assoluta. Solo dopo l’esito del test del Dna e il completamento delle procedure burocratiche, la salma potrà essere restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali.
Le indagini sulla dinamica del tragico incidente sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Modica e agli agenti della polizia locale di Scicli. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire con esattezza la sequenza degli eventi che hanno portato alla perdita della vita del giovane, analizzando anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
La comunità di Scicli continua a stringersi al dolore della famiglia Miceli in questo momento di profonda tristezza. Si attendono ora con ansia i risultati degli esami e il nulla osta per poter dare un ultimo saluto a Edoardo.