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Centro storico a Ragusa e mancanza PPE, Angelica (Iv) “Non si potrà mai ripopolare senza strumenti adeguati”

Tempo di lettura: 2 minuti

Ragusa – “Prendo spunto dalle ultime dichiarazioni del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Peppe Calabrese, che è anche segretario cittadino del partito, considerato tra l’altro il fatto che lui vive le dinamiche del civico consesso, per evidenziare quello che noi andiamo dicendo da tempo. E cioè che le politiche di riqualificazione e di rigenerazione del centro storico hanno un senso solo se sono suffragati da atti concreti. Tutto il resto lo possiamo considerare alla stregua di congegni di distrazione di massa”. E’ quanto dichiara il coordinatore cittadino di Italia Viva Ragusa, Filippo Angelica, rispetto a un tema di forte impatto per il capoluogo ibleo.
“I passi in avanti che tutti auspicano – continua Angelica – si possono compiere solo e soltanto condividendo e attuando gli strumenti urbanistici che la legge ti mette a disposizione. Diciamo questo perché è inutile che il sindaco continui con operazioni spot che riguardano il centro. Sono solamente operazioni di facciata. Per carità, avranno pure il loro valore ma non si può certo dire che in questo modo si potrà ripopolare il centro storico: non bastano i soldi per finanziare eventi di ogni tipo e non bastano le opere pubbliche, e talvolta rincorrerle non è neppure una mossa vincente, con i fondi di Bruxelles. Noi di Italia Viva riteniamo che la rigenerazione debba avvenire attraverso atti politici e il piano particolareggiato, in questo senso, la fa da padrone. E purtroppo, come dice il consigliere Calabrese, se tutto questo non viene fatto è inutile che stiamo a menare il can per l’aia. Teniamo nel cassetto le norme attuative di un Piano particolareggiato evidentemente per qualche motivo. Ma senza queste norme, che darebbero veramente la possibilità di iniziare una vera e concreta riqualificazione delle abitazioni del centro, non abbiamo strumenti adeguati e continuiamo a parlare del niente. Il proprietario di un’abitazione di via Sant’Anna che ha bisogno di abbattere una parete non può avanzare richieste in serie a chi di competenza, compresa la Soprintendenza, prima di potersi muovere. Naturalmente, non comincerà nemmeno a ristrutturare. Ecco perché abbiamo bisogno della semplificazione urbanistica. Quindi, pur a fronte delle decine di eventi che si organizzano, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, credo che il centro storico rimarrà nelle condizioni pietose e disastrose in cui siamo abituati a vederlo tuttora. Quindi, il Ppe deve assumere una propria valenza attuativa. Altrimenti, lo ribadisco, continueremo a parlare del nulla. Non c’è un piano del colore, non c’è un piano di illuminazione artistica, non c’è un piano di restyling, non c’è un intervento veramente innovativo per il centro storico. Non possono essere, con tutto il rispetto, due ombrellini o due palle a led posizionati in via Roma a salvare la situazione. D’altro canto, e lo asserisco per l’ennesima volta, i due terzi delle attività commerciali lungo la via Roma sono chiusi, in viale Tenente Lena ce n’è qualche altra ma anche su questo versante la desertificazione è sempre più pesante. Quando i progettisti Cervellati, Urbani e Costa, nel lontano 1990-1992, andarono a pianificare quello che sarebbe potuto accadere in città dal punto di vista urbanistico, arrivarono perfino a prevedere, stante il probabile avvento dei centri commerciali nelle aree medio-periferiche urbane, un centro commerciale nel centro storico. Visione lungimirante. Ma senza strumenti ad hoc, tutte queste ipotesi sono rimaste ferme al palo”.

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6 commenti su “Centro storico a Ragusa e mancanza PPE, Angelica (Iv) “Non si potrà mai ripopolare senza strumenti adeguati””

  1. Francesco milana

    In tutte le città i centri storici sono destinati a morire fino a quando si lascia edificare in nuovi suoli che da agricoli diventano lotti e poi palazzi. Chi vive dentro i palazzi della politica fa fatica a comprendere che si tratta tutto di convenienza economica un cittadino restaura un vecchio palazzo se gli conviene dal punto di vista economico ma fino a quando comprare un lotto di terreno e costruire ex novo costerà meno del restauro o ristrutturazione i centri storici sono destinati a morire mi si scuseranno i lettori della ripetizione.

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  2. Ripopolare il centro storico? Chiedete a Drugo, basta chiudere al traffico tutto, fare piazzette togli parcheggi, e vedrete come si riempie di gente il centro storico. Ca comu no???? 🤣 🤣 Ragusa ne è l’esempio…….!! 😂😂😂

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  3. Gino non sia sciocco suvvia, Ragusa superiore ha una storia ed una conformazione urbana completamente diversa da Modica, i ragusani si sono suicidati costruendo tre centri commerciali per una popolazione di 70.000 abitanti.
    Come giustamente fa notare il Signor Milana, che infatti non è Modicanello come Gino, lo spopolamento del centro storico di Ragusa superiore è il risultato di diverse scelte urbanistiche e economiche risultate completamente sbagliate, non c’entra nulla l’isola pedonale di via Roma, la viabilità alternativa a quella Ztl esiste.
    Semplicemente i Ragusani si sono giocati il centro storico in maniera scellerata.
    Il centro storico di Noto è tutta un’isola pedonale e funziona magnificamente, così Ortigia, e in misura minore anche Scicli.
    La prego non scriva fesserie, vabbè che ne dice tante, una più una meno.

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  4. Gino, ha perfettamente ragione.
    Magari a Modica i modicanelli avessero avuto il buon senso dei ragusani, almeno avrebbero avuto i conti in ordine. Ma i modicanelli che vivono di campanilismo non possono capire, si sentono superiori e invidiano la provincia 😀🤣.
    L’idea di un modicanello come Amo Modica o altri che addirittura si sentono colti è che, Modica, deve diventare la città dei turisti ed i turisti non devono pagare niente, anzi devono pagare solo i pernotti e ristoranti.
    Poi tutto il resto gratis per i turisti e pagato a debito dai modicani, i quali sono degli evasori cronici e accumulatori di debito.
    Gino, i modicanelli vogliono Modica come il paese dei balocchi.
    Un ego smisurato può non vedere questo, ma i conti e la matematica sanno bene come stanno la cose.
    E ora facciamoci una capatina a peri al corso fra le casette dell’ennesima festa paesana a denigrare Ragusa 😂
    Noi dobbiamo fare diventare Modica come Noto e Scicli, già costruiremo le cento strade alternative e parcheggi che ci sono a Noto o a Scicli e saremo in paradiso.
    Le costruiremo nei sogni, o nella collina della Giacanta o fra i pini di Monserrato 🤣
    E noi vecchietti che non ci abbiamo pensato prima che stupidi che siamo stati 🤪😂
    La vera urbanistica dei modicanelli è: piazze rotatorie ebbasta, poi quando avremo finito di pagare le rate del dissesto verso il 3000 Dopo Cristo, non serviranno più le macchine e voleremo sui droni, e quindi il sogno del modicanello tipo si sarà avverato 🤣🤣🤣
    Modica oltre ad essere patrimonio dell’umanità daranno il premio Nobel per la favola ad un modicanello.
    Gino, ha capito, spero sia giovane e potrà verificare nel futuro la mia profezia.
    Amo Modica è il simbolo di una certa modicanita’, abbracciata da certi sperti che ci marciano e ci guadagnano, il debito non è stato causato solo dai 1200 dipendenti comunali e dalle guerre, ma dal pagamento di progettisti scarsi e mediocri imprese che hanno costruito mostri incompleti con costi esorbitanti.
    Un saluto ai modicanelli sognatori, che sognano la piscina nel balcone ma si trovano in un condominio con l’ascensore guasto e i conti saltati per morosità.
    Ora vado a cercarmi un cantiere da guardare con il bastone, ma ci vado a piedi per non scontentare i modicanelli.😂

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  5. Molti sono convinti che i nostri centri storici siano piazza San Pietro ,
    Quindi basta farli pedonali e si riempiranno di gente .
    Come è successo a Ragusa .

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