
“Come volevasi dimostrare, quello che temevamo è accaduto: il Castello di Donnafugata è stato affidato alla Logos di Comiso e a Civita Sicilia, ovvero ai due soggetti privati che avevano avanzato la richiesta di prendere in gestione l’antico maniero proprio a cavallo fra la fine di luglio e l’inizio di agosto dello scorso anno, provocando, come tutti ricorderete, un mare di polemiche visto il periodo ferragostano scelto – chissà perché – per chiudere l’accordo con il Comune proprietario”. Lo dice la deputata regionale del M5S, Stefania Campo che nei mesi scorsi aveva avanzato diversi dubbi sul bando di affidamento dell’antico maniero presentando anche una circostanziata interrogazione parlamentare alla Regione Siciliana, senza peraltro aver mai ricevuto risposta, nonostante siano passati più di sette mesi. L’assessore interrogato in Aula, altresì, non aveva saputo rispondere alla Campo perché l’amministrazione Cassì aveva trasmesso la documentazione a Palermo solo poco tempo prima dal giorno della seduta stessa. Un fatto a dir poco increscioso e non frequente durante le sedute d’Aula”. A questo punto – dice Stefania Campo – siamo davvero curiosi di approfondire le motivazioni che hanno portato all’esclusione degli altri partecipanti, sperando comunque che il Consiglio comunale, con uno scatto di orgoglio, limiti il mandato, perché diversamente sarebbe come condannare la futura Amministrazione a delle scelte che magari non sono e non saranno per nulla condivisibili. Restiamo dell’idea che il Castello di Donnafugata non può diventare un bene comune da cui un ‘imprenditore’ privato può trarre profitto, ma è e deve restare un bene gestito dai rappresentanti di tutta la collettività. Per quanto ci riguarda, dunque, faremo di tutto, con un programma alternativo a questo sindaco, per restituire il Castello alla sua funzione originaria. Nel frattempo, vigileremo affinché nessun tipo di assunzione, da parte dei soggetti privati, possa riguardare esponenti politici o collaboratori vari che hanno avuto a che fare con la presentazione del progetto, la verifica dello stesso e altri aspetti inerenti la presente procedura di Partenariato speciale pubblico-privato. Siamo fiduciosi che cose del genere non possano avvenire nella città di Ragusa, visto innanzitutto il grado di attenzione e di sensibilità dell’opinione pubblica su questi aspetti di trasparenza, ma stare all’erta è certamente un nostro dovere”. Il Consigliere Sergio Firrincieli aggiunge: “Non faccio al momento nessuna valutazione riguardo la scelta di Civita-Logos, che ricordo diventerà esecutiva sempre dopo un voto del Consiglio comunale. Per quanto mi riguarda, con i mezzi che sono a disposizione dei consiglieri, quindi tramite accesso agli atti, andremo a capire come sono stati valutati i progetti e che punteggi sono stati assegnati ad ognuno di questi: se qualcosa non ci dovesse convincere faremo sentire alta la nostra voce”.