
Durante il Consiglio Comunale di ieri, su proposta dell’amministrazione, è stata recepita una norma del 2019, prorogata di anno in anno da tutti i governi nazionali, che prevede un adeguamento delle aliquote IMU. Tale adeguamento, come dichiarato dall’assessore Iacono durante la seduta, uniforma le aliquote per tutte le categorie catastali D.
“Una schifezza di destra – ha tuonato in aula il capogruppo del Partito Democratico di Ragusa Peppe Calabrese – perché le banche e le cliniche private vedranno ridotte le proprie aliquote IMU, mentre le utenze domestiche subiranno un adeguamento delle pertinenze allo stesso valore degli immobili, con un conseguente aumento della spesa per i cittadini. Da questa operazione deriverà uno squilibrio di circa 70 mila euro: somme che saranno risparmiate da cliniche e banche, ma che saranno sborsate dai cittadini”.
Nel suo intervento in aula, Calabrese ha fortemente criticato l’azione politica del sindaco Cassì e dell’assessore Iacono che, proponendo l’adeguamento delle aliquote IMU, di fatto “hanno scelto di piegarsi alle politiche di destra del Governo nazionale che favorisce i poteri forti a scapito dei cittadini. Anziché modificare la legge finanziaria per distinguere tra ricchi e gente comune, si aiutano i ricchi per togliere ai poveri”.
“Inoltre – spiega Calabrese – lo scorso dicembre, durante la discussione e l’approvazione del bilancio di previsione, per il quale l’adeguamento IMU è un atto propedeutico, l’amministrazione si è ben guardata dal comunicare la volontà di procedere al recepimento della norma. Assurda, poi, la giustificazione dell’assessore al Bilancio secondo il quale l’amministrazione sperava in una ulteriore proroga. Quindi, ormai, al Comune di Ragusa non si governa programmando, ma sperando…Invece di applicare modifiche sul piano locale, per evitare di gravare sui cittadini, prima si è sperato che non accadesse nulla di nuovo e poi ci si è appiattiti alla linea di Governo”.
“Il gruppo consiliare del Partito Democratico – conclude Calabrese – si è rifiutato di votare positivamente questa schifezza, a differenza di qualcun altro che evidentemente riesce a stare in pace con la propria coscienza pure in queste circostanze”.