
“Ci sono paradossi che spingono a farci riflettere. E a pensare che questa Giunta utilizzi il metro dei due pesi e delle due misure”. A sottolinearlo è il consigliere comunale del Pd, Mario Chiavola, che prende spunto, mettendole a raffronto, da due vicende che hanno interessato alcune delle ultime attività in seno all’ente di palazzo dell’Aquila. “La prima – chiarisce Chiavola – ha a che vedere con la protesta sollevata in questi ultimi giorni da un sindacato riguardo alla predisposizione del bando dei servizi cimiteriali da parte della giunta Cassì. Tra le altre criticità segnalate dalla Cisl, l’avere evidenziato come, rispetto al precedente, è stata prevista, in questo bando, una riduzione dei salari e delle ore dei lavoratori, arrivando a conteggiare perfino tre esuberi. Ho cercato di capirne di più e mi è stato spiegato che l’assessore al ramo si giustifica in proposito prendendosela con l’aumento delle tabelle ministeriali, leggasi rinnovo dei contratti collettivi nazionali del lavoro. Quindi, un avanzamento riconosciuto dalla legge che, in questo caso, si trasforma in una penalizzazione. L’altra vicenda di cui abbiamo preso atto nelle ultime ore riguarda un nuovo adeguamento degli stipendi da parte dei componenti della giunta, compreso il sindaco, che è stato deliberato, di certo, adeguando gli stessi a degli scatti riconosciuti dalla normativa vigente. Bene, se la giunta Cassì non ha dubitato neppure un secondo nell’aumentare i propri stipendi, è paradossale che lo stesso non faccia quando si predispone un bando che, piuttosto che valorizzare i lavoratori, magari perpetuando quanto già accadeva prima, li mortifica, non tenendo conto, come spiegato, di riconoscimenti normativi sanciti dal contratto. Insomma, qualcosa non quadra. E questo modo di procedere è assolutamente contraddittorio. Oppure dobbiamo pensare che quando si guarda alle tasche dei propri pantaloni, tutto è concesso? Chiediamo alla giunta di predisporre gli adeguati correttivi al bando per i servizi cimiteriali. Non è possibile che gli addetti ai lavori siano così mortificati. Una buona amministrazione non agisce in questo modo”.