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Anffas Onlus Ragusa. “Il mondo della scuola e gli insegnanti di sostegno”

"I nostri figli non sono un banco di prova per chi cerca un lavoro facile"
Tempo di lettura: 2 minuti

“La scuola deve rispondere ai bisogni dei nostri studenti e delle nostre studentesse con disabilità. Occorre un cambio di passo repentino, perché i fatti che continuano a registrarsi in alcune scuole, non necessariamente della nostra provincia, non sono più tollerabili”. Lo dice Anffas onlus Ragusa condividendo quanto affermato in queste ultime ore da Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Federazione italiana per il superamento dell’handicap.
“Bisogna arrivare al più presto a costruire una scuola realmente inclusiva – ancora Anffas onlus Ragusa – Infatti, attraverso la dicitura “inclusività” si sta perpetrando una palese violazione dei nostri diritti costituzionali, in quanto agli alunni con disabilità non solo non è garantita l’inclusione ma neppure un percorso formativo adeguato, all’altezza dei bisogni soggettivi di ogni studente. Nel nostro territorio, da questo punto di vista, si sta lavorando in rete con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici e degli insegnanti. Proprio per raggiungere questi risultati. E i riscontri che abbiamo ottenuto sono, finora, interessanti. Crediamo che oggi occorra una sterzata completa e questa si può ottenere soltanto con un’apposita cattedra sul sostegno. Chi vorrà fare sostegno, dovrà avere la vocazione e la formazione specifica, anche durante il servizio. Al momento, come dimostrano i fatti che si succedono, il sostegno viene utilizzato solo per consentire ad alcuni insegnanti un primo luogo di accesso al mondo del lavoro. Servono controlli seri e continui, formazione continua e verifiche rigorose sulla qualità e sull’etica dei docenti, e non solo per garantire un’istruzione di qualità. Dobbiamo costruire un sistema trasparente e responsabile, in grado di rispondere alle esigenze dei nostri studenti, che non sono numeri. I nostri figli non sono un banco di prova per chi cerca un lavoro facile. Non c’è spazio per l’improvvisazione, soprattutto quando si affrontano certe complessità”.

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2 commenti su “Anffas Onlus Ragusa. “Il mondo della scuola e gli insegnanti di sostegno””

  1. Orazio ispettore privato

    Sono pienamente d’accordo , l ‘insegnante di sostegno deve sentire la vocazione come un prete o come la dovrebbe sentire un prete . Vocazione e solido senso della missione , ma bisogna riscoprire anche il senso della parola oblazione, che è capacità di donarsi o spendersi giornalmente senza riserve per la propria missione , per rendere più proficua a sé e agli altri la vita in questo tempo.

  2. Lei parla bene ma razzola male , caro ispettore ORAZIO , perché se non scopre lo sfruttatore dell ‘adolescente , sarà la ragazza a essere oblata per le ripercussioni psicologiche sulla vita sessuale adulta , stiamo ancora aspettando qualche risultato concreto.

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