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Srr e Iblea Acque: il sindaco di Ragusa replica al consigliere Mauro

Tempo di lettura: 2 minuti

“Da inizio mandato il consigliere comunale Mauro invoca l’intervento della Magistratura e manda esposti alle varie Procure, ma senza esito. Viene da pensare che le prese di posizione legali dell’esuberante consigliere siano poco centrate. Un modo per fare parlare di sé insinuando dubbi di correttezza e di trasparenza amministrativa che si respingono al mittente da soli”. E’ il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che replica al consigliere Mauro rilevando che la logica di una politica fatta di secondi fini e di affarismo, “che lui continua a insinuare, a noi non appartiene”.

“A proposito della Srr, ho assunto l’incarico di presidente del Cda, carica non retribuita, per scelta dei colleghi sindaci della provincia (non mi sono autonominato) e previo parere di compatibilità dell’avvocato del Libero consorzio di Ragusa – aggiunge Cassì -. I dubbi di incompatibilità di Mauro si riferiscono ad una possibile “posizione dominante” del sindaco del Comune capoluogo, che semplicemente non sussiste avendo Ragusa una quota inferiore al 25%.

Lasciatemi aggiungere che trovo a dir poco surreale che una polemica del genere provenga da un consigliere di Ragusa, il quale dovrebbe essere lieto che la nostra città sia rappresentata al vertice della struttura che gestisce il sistema dei rifiuti di tutta la provincia.  

Rivesto questo incarico per senso di responsabilità perché so utile alla mia città, ma da tempo ho già avviato con i colleghi sindaci un confronto per il subentro alla presidenza pur rimanendo io nel cda.

Quella di Mauro è quindi una palese battaglia politica personale col sottoscritto, di cui prendo atto, ma che va a discapito della città e dei cittadini da cui è stato eletto. Evidentemente per il consigliere Mauro le ambizioni politiche personali vengono prima.

Sulla posizione dell’unico dirigente della Srr,  Fabio Ferreri, mi limito a far notare che nella lettera di assunzione dello stesso da parte di Ato Ragusa Ambiente del 5-1-2007 si fa espresso riferimento alla “qualifica di dirigente”.

Il personale di Ato è poi transitato nel 2017 in Srr e Ferreri ha continuato a svolgere le mansioni da dirigente. Con delibera del Cda Srr del settembre 2022 si è dato atto di ciò.

Passando invece alle raccomandazioni dei revisori dei conti sulla gestione Iblea Acque, confermo che il monitoraggio e le verifiche tecnico-contabili del Comune di Ragusa e del sottoscritto quale presidente del “Comitato sul controllo analogo” sono continue e che un piano di rientro del debito è in via di definizione. Confermo soprattutto che il modello di gestione “in house” del servizio idrico, che permette di continuare a gestire l’acqua come un bene pubblico, rimane quello preferito dai Sindaci della provincia a larghissima maggioranza, mentre Mauro, senza dirlo apertamente, è evidentemente a favore dell’unica altra possibilità prevista: l’ingresso di un socio privato.

Anche in questo caso, quindi, la battaglia di Mauro appare tutt’altro che interessata al bene pubblico ma plasmata da propri interessi politici”.

 

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1 commento su “Srr e Iblea Acque: il sindaco di Ragusa replica al consigliere Mauro”

  1. Cari Sindaci tutti perchè sono stati creati questi Organismi Sovracomunali Srr, Ato vari ecc…. quando questi servizi avrebbero potuto e dovuto continuare ad essere gestiti dalle strutture comunali? quale l’utilità economica accertato che i relativi costi (nuove assunzioni ,nuove attrezzature, nuovo parco mezzi, sempre più esperti ,consulenti, avvocati e professionisti vari e indennità varie? qualche Sindaco mi fa capire se e in quale misura i costi di queste strutture sono diminuiti rispetto alle gestioni comunali? e non ditemi che sono imposti dalla Regione! Unico risultato l’aumento ormai insostenibile delle tariffe da parte dei Cittadini che non possono più sostenere questi costi.Qualche Sindaco mi fa un esempio di “Tariffe diminuite o non aumentate ” per questi servi?

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