In occasione della solennità della Madonna del Rosario, presso la Chiesa Madre di Pozzallo, tutta la comunità siciliana si è riunita nella preghiera e nella lode per un importante momento della vita ministeriale di fra’ Rosario Giunta: la sua Sacra ordinazione diaconale è avvenuta per l’imposizione delle mani di Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto. Nella stessa Chiesa Madre di Pozzallo, fra’ Rosario aveva ricevuto il sacramento del battesimo.
Presente alla celebrazione anche fr. Danilo Tremolada, vicario provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, insieme ai familiari e gli amici di fr. Rosario, numerosi sacerdoti, confratelli e i cristiani della comunità.
“Vorrei che a parlarti oggi fosse il piccolo frate di Assisi – ha esordito nella toccante e sentita omelia Mons. Salvatore Rumeo – che con la sua follia sconvolse la vita di tutta la Chiesa: il saio che indossi, in verità, dice già di un amore e di una dedizione per Colui che ti condusse liberamente da Madonna povertà, e di lui conosci ogni opera e ogni parola”.
Il sacramento dell’ordine nel grado del diaconato non è una sorta di “tappa intermedia” da adempiere per arrivare al sacerdozio: “essere diacono, infatti – ha ricordato ancora il vescovo –, è costitutivo della stessa identità sacerdotale. Il sacerdote e il vescovo non cessano di essere diaconi, nel loro servizio alla carità, alla mensa dei poveri e alla mensa eucaristica. Sull’esempio del poverello di Assisi porta nel mondo il vangelo che si fa carne nella tua e nella vita degli altri! – ha esortato ancora il vescovo – Spenditi, caro Rosario, sempre per gli altri e in modo particolare per gli invisibili delle nostre città! Tu sei soltanto un canale di grazia attraverso il quale passa con abbondanza il desiderio di Dio di raggiungere ogni uomo – ha continuato Mons. Rumeo – Oggi, in un misterioso intreccio tra il volere del Signore e l’intento del tuo cuore, il Signore stesso oggi accoglie il tuo slancio e ti consacra come Ministro del Vangelo della carità, per fare questo ti chiede di spogliarti di tutto: questa diventa la chiesa della tua spoliazione – proprio nel luogo dove hai ricevuto il santo Battesimo”.
Durante la liturgia di ordinazione diaconale, Fr. Rosario si è prostrato davanti all’altare chiedendo l’intercessione di tutti i santi, invocata con il canto delle litanie. Successivamente, il vescovo ha imposto le mani su di lui e dopo la preghiera di consacrazione gli ha consegnato il Vangelo, con la missione e il dovere di annunciarlo al mondo.
Al termine della celebrazione, Fr. Rosario ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che lo hanno accompagnato nel suo cammino, ai sacerdoti presenti, ai Frati, specialmente quelli della Provincia siciliana, i postulanti (“che considero i miei fratelli minori”), i genitori (“Voi ci siete sempre stati e ci sarete sempre”) e i parenti tutti: “Ringraziare tutti voi significa riconoscere che avete compiuto un gesto d’amore, quell’amore con la A maiuscola, senza pretese. Ringrazio Dio per la vostra vita e per la mia vita”.
Fr. Rosario ha poi concluso il suo discorso citando il versetto evangelico di Giovanni: “Questo è il mio comandamento: che vi amate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.
- 6 Novembre 2024 -