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Iblea Acque. Il consiglio di amministrazione rivuole i soldi da Poidomani

Tempo di lettura: 2 minuti

Si è riunito il consiglio di amministrazione di Iblea Acque, composto dai dodici sindaci iblei, L’amministratore unico, Franco Poidomani, si è riservato di confutare il parere legale pervenuto tramite propri legali ed ha manifestato la disponibilità a proseguire a titolo gratuito nel proprio incarico, come peraltro già accade dal febbraio di quest’anno, fino al termine del mandato previsto nella primavera del 2025. L’amministratore unico ha, quindi, abbandonato i lavori, dichiarando formalmente chiusa l’assemblea.

1. la società – in quanto controllata da pubbliche amministrazioni locali, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 – ricade nell’ambito di applicazione del divieto di cui all’articolo 5, comma 9, del decreto-legge n. 95 del 2012 (s.m.i.), anche in considerazione dell’espresso richiamo operato dall’articolo 11, comma 1, ultimo periodo, del Tuspp;

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9 commenti su “Iblea Acque. Il consiglio di amministrazione rivuole i soldi da Poidomani”

  1. Se all’amministratore unico hanno dato già parecchie migliaia di euro, ovvio che fino all’anno prossimo ha manifestato la disponibilità a proseguire a titolo gratuito nel proprio incarico fino nella primavera del 2025 ci guadagnerà senza indugio.
    Se prendiamo un comune lavoratore e diamo lo stesso importo del compenso dell’amministratore unico, quest’ultimo dovrà lavorare anni e anni per poter allineare a quell’importo.
    Allora se veramente manifesta la disponibilità a lavorare a titolo gratuito, lo dovrà effettuare senza nessun compenso retroattivo, altrimenti è una presa per i…fondelli!!!
    (altrimenti viene comparato come a quelle pubblicità che se acquisti 3
    prodotti, 1 è gratis)

  2. Pietro da Gerratana

    Si a parte questo che condividiamo , bisogna tornare alla situazione di prima della partecipata , se è vero come è vero che da quando c’è questa società le bollette sono triplicate , non si comprende il motivo per cui è stata costituita, se non quello di costare di più al cittadino , che può reclamare solo partime e con moltissimi altri costretti a tornare a casa con la superbolletta in mano 👍, la società deve essere sciolta se non riesce a fornire il servizio allo stesso costo e dare lo stesso tempo di ascolto all ‘ utenza , costretta a reclamare
    per bollette super giganti.

  3. Da anni ormai i Sindaci di concerto con la Regione hanno inventato una serie di Organismi ,SpA,Partecipate varie ,Srr, vari e chi ne ha più ne metta con il solo scopo di scaricare le loro responsabilità e le loro incapacità ed inefficienze di gestione dei tanti servizi essenziali che prima erano gestiti bene ,con la diligenza del Buon Padre di Famiglia e con il personale comunale.Oggi questi organismi non hanno prodotto altro che una lievitazione enorme dei costi a carico dei soli cittadini utenti. Poltrone create ad arte dalla “politica becera” per probabili ritorni elettorali e con indennità e compensi scandalosi. Continuando così i Comuni si avvicineranno sempre di più al Baratro e non solo finanziario.E le Organizzazioni Sindacali cosa hanno fatto per impedire ciò?

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  4. Dott Giuseppe Iemmolo

    La domanda nasce spontanea: sul compenso all’amministratore il parere legale non si poteva chiedere prima della nomina?
    Certo con il percorso fatto e con le scelte fatte il cittadino è legittimato a porsi una miriade di domande che, sicuramente, resteranno tutte senza risposta.
    12 sindaci pro-tempore hanno privatizzato l’acqua nella provincia di Ragusa e nello stesso tempo l’hanno resa salatissima.
    Continuate così, siete sulla buona strada.

  5. Tema di discussione: “Meritano certi politici rispetto, riverenza , soggezione , affidabilità, delega , se l ‘attività amministrativa non risulta meritoria? ” . Come ovvio gli atteggiamenti sopra comportano passività e rassegnazione e anche lontananza , con fatalistica accettazione di tutto ciò che si decide sopra le nostre teste. Occorrerebbero associazione di cittadini per conscientizzare , responsabilizzare e stimolare il cambiamento, ma anche lottare contro le storture clientelari.

  6. QUESTI SERVIZI ESSENZIALI DEVONO TORNARE A ESSERE GESTITI BENE DA PERSONALE COMUNALE , CON LA DILIGENZA DI UN BUON PADRE DI FAMIGLIA!!!!! SCUSATE SE PRENDO IN PRESTITO LE PAROLE. NON DOBBIAMO ESSERE ATTIVI SOLO NEL PAGARE O CHIEDERE AGGIUSTAMENTI IN BOLLETTA MA ANCHE A CONTRIBUIRE CONCRETAMENTE AL CAMBIAMENTO E AL RITORNO ALL ‘EFFICIENZA E AL RISPARMIO!!!!

  7. aldo.giovanniegiacomo

    i danni creati da questo signore (Amministratore unico) a livello edilizio nei comuni della prov. di Ragusa a Modica in particolare vedi edifici piazza Libertà a Modica per dirne uno alla vista di tutti, poi ci sono altri mostri in giro creati da lui personalmente da paura, il tutto con l’ausilio del suo capo on. Abbate; la fame di soldi che lo distingue con l’apporto della politica è impressionante; Dove ha messo piede “ASI – Comune di Ragusa – Comune di Modica – Ispica” ed altro ancora lo ricordano come l’esperto del disordine e dei politici di turno (Vade retro Satana) oltre alle tante denunce subite che ha dovuto scappare; e cummattiemu sempri cu chistu;

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  8. Non diciamo baggianate, prima avete alimentato speranze avendolo fatto accettare anche per i compensi promessi e ora li rivolete? Ma scherziamo, dubito seriamente che li abbia tutti percepiti . Le persone non sono robot 🤖, secondo il mio parere legale non è tenuto a sconoscere la legge , ma neanche a ricevere promesse poi da ritirare.

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