Cerca
Close this search box.

Estorsione con metodo mafioso a Scoglitti. Pene per 34 anni

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Collegio Penale del Tribunale  di Ragusa ha condannato i cinque vittoriesi arrestati il 10 gennaio dell’anno scorso dai carabinieri di Ragusa per estorsione continuata in concorso, aggravata dal metodo e dalla finalità di agevolazione mafiose, ai danni dei titolari di un’attività di ristorazione di Scoglitti.

Le pene sono state di molto inferiori alle richieste del pm perché sono cadute le aggravanti e gli imputati sono stati assolti da alcuni singoli episodi. Sette anni di reclusione e 5.500 euro di multa (la richiesta era 15 anni) sono stati inflitti a Rosario Nifosì; sette anni e 5.500 di multa (richiesta 15 anni) per Titta Ventura; 8 anni e 5.500 euro di multa (richiesta 16 anni) per Angelo Ventura; 9 anni e 6.000 euro di multa (chiesti 17 anni) per Massimo Melfi; tre anni (richiesta 8 anni) per Marco Nuncibello, che al termine dell’udienza è stato rimesso in libertà. Il pm Alfio Gabriele Fragalà della Dda aveva chiesto 71 anni complessivi, il Tribunale li ha ridotti a 34. Per la condanna anche le parti civili: i coniugi e l’associazione Rete per la Legalità. Toccherà alla Giustizia civile quantificare il danno. I Ventura sono difesi dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, Titta Ventura anche dall’avvocato Maurizio Catalano; Nifosi è difeso dall’avvocato Italo Alia, Melfi e Nuncibello dall’avvocato Francesco Vinciguerra. Secondo l’accusa i commercianti, marito e moglie, stanchi di pagare (hanno detto di avere versato 4.000 euro), nel 2020, hanno denunciato i fatti facendo scattare le indagini del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando provinciale carabinieri.

541355
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto