
Questa mattina la Commissione Affari Istituzionali del Parlamento Siciliano, presieduta dall’On. Ignazio Abbate, è stata impegnata in una serie di audizioni incentrate sul tema del voto a distanza. E’ di questi giorni, infatti, la discussione in Parlamento di un DDL che possa consentire ai siciliani fuorisede di votare per le elezioni amministrative e regionali. “Tante associazioni – commenta l’On.Abbate – seguono da tempo il dossier “voto a distanza” a livello nazionale e nell’ultimo periodo hanno concentrato tutte le loro forze sui lavori della Commissione che presiedo poichè la Regione Siciliana gode di competenza esclusiva in materia elettorale e ha la possibilità di colmare questo vuoto legislativo. Il DDL che consentirebbe ai siciliani fuorisede di votare per il proprio Sindaco o il proprio Presidente di Regione garantirebbe una partecipazione più ampia e inclusiva al voto, una riduzione dei costi di trasporto per i siciliani durante il periodo delle elezioni e infine, la Regione Sicilia sarebbe la prima regione in Italia a consentire al proprio corpo elettorale una legge di questo tipo. Ritengo che si tratti di un disegno di legge di buon senso e che incarna in pieno i valori della democrazia, primo fra tutti il diritto di voto, un diritto fondamentale che non può essere negato a nessun cittadino siciliano. Nei prossimi giorni ci saranno altre audizioni dopo di che si passerà alla stesura di un testo base da mettere a disposizione delle commissioni. Come ho ribadito in audizione quest’oggi, garantisco il massimo impegno da parte della I Commissione affinchè l’iter di approvazione di questo DDL sia il più breve possibile concretizzando così quello che è un desiderio di migliaia e migliaia di nostri conterranei che si trovano fuori sede”.
2 commenti su “I Commissione. Discusso il DDL per voto a distanza dei siciliani”
Stanno cercando di arrampicarsi sugli specchi, pur di avere consensi, per il potere.
Ricordiamoci che la DC facevo ricorso al “voto di scambio”, sin dai primi anni.
Voto di scambio diffuso ed attuale, così come sta emergendo da indagini sul territorio nazionale.
Piuttosto strano, con tutte gli esposti e le denunce, che la Procura di Ragusa non abbia riscontrato “Voto di Scambio”.
Si iniziò con i pacchi di pasta della Contea, ai buoni carburanti per poi passare ad altro.
Buoni spesa, buoni pasto, buoni energetici a 3/4 cifre.
Per non parlare degli orti illuminati, degli ingressi asfaltati, delle vanelle consorziali promosse comunali.