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Grano al glifosato a Pozzallo, la protesta degli allevatori

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ennesimo affronto non è stato tollerato. I trentamila chilogrammi di grano arrivato venerdì scorso presso il porto di Pozzallo ha suscitato l’indignazione da parte di agricoltori e produttori di grano locale, i quali hanno deciso di protestare contro le politiche agricole che Stato e Regione Sicilia stanno attuando da qualche anno a questa parte.
Più di duecento persone, alcuni arrivati persino dal Belice, la maggior parte dalle province di Ragusa e Siracusa, tutti con un unico obiettivo: la difesa del “Made In Italy” con conseguente stop all’importazione di grano estero (pare che il grano arrivato in queste ore al porto di Pozzallo contenga il glifosato, un potente erbicida, dannoso per la salute dell’uomo).
“Questo il quadro che viene fuori analizzando la discrasia che connota la “vicenda grano” in Italia – dice il portavoce della protesta, Marcello Guastella – Il costo maggiore che grava sulla produzione di grano è il controllo delle erbe infestanti. È possibile ovviare a questo usando un potente erbicida che di fatto abbatte i costi di produzione in modo considerevole. Parliamo del glifosato, un erbicida che l’Unione Europea ha bandito perché cancerogeno. Ma qui viene fuori l’inghippo. La nave che scarica il grano al porto di Pozzallo viene dal Canada ed è prodotto con l’uso del glifosato. Nulla di strano: tutto ciò è legale, è successo in passato e succederà ancora periodicamente. Ci chiediamo come sia possibile bandire l’uso di una sostanza e consentire il consumo di un prodotto che con quella stessa sostanza viene trattato. Chiediamo alla Ue che le nostre produzioni vengano difese e protette dall’ importazione selvaggia”.

La protesta di questa mattina, comunque, ha avuto un prologo che poco è piaciuto alle persone che si sono riversate nello spiazzo davanti all’hotspot portuale. I lavori di trasporto del grano, stando a quanto riferito, dovevano iniziare nella giornata di lunedì. Qualcuno ha fatto la “spia” e già nella giornata di sabato sono cominciate le operazioni di sbarco del grano (la nave, la “Sea Bee II”, proveniente da Vancouver, in Canada, era giunta al porto nella mattinata di venerdì), lontano da occhi indiscreti e soprattutto lontano da chi chiedeva conto e ragione del grano appena arrivato. Gli ultimi camion sono partiti oggi. Uno, in particolare, è stato fermato dagli agricoltori, su specifica richiesta, ed è stato prelevato un corposo quantitativo di grano al fine, così hanno detto gli agricoltori, di volere farlo analizzare.
Si prospetta, dunque, un’altra manifestazione nei prossimi giorni (forse in provincia di Messina) per essere ascoltati dal governo regionale che, finora, ha soltanto incontrato le organizzazioni di categoria. Il Comitato spontaneo degli agricoltori vuole confrontarsi direttamente con il governatore della Sicilia e l’assessore regionale all’agricoltura e, su questo aspetto, non intendono minimamente indietreggiare. Il Comitato che, sabato scorso, ha preso atto anche della mozione presentata dal capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, che prevede tutta una serie di interventi in favore di agricoltura e zootecnia per la quale è stata chiesta una trattazione a breve, durante una apposita seduta dell’Ars.
Una mobilitazione che andrà avanti con nuove modalità, quella dei produttori e degli agricoltori, che, alla protesta, intendono continuare ad associare anche momenti di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole.
Nessuna sigla politica era presente alla manifestazione, nessun segnale da parte della politica provinciale e regionale.

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9 commenti su “Grano al glifosato a Pozzallo, la protesta degli allevatori”

  1. Ma una mano a questi la possiamo dare magari dicendo dove va questo grano.
    Anche se non è poi così ……. però è gia ‘qualcosa.

  2. Giuseppa MIlone

    Mettere un limite all ‘uso del glisofato in Europa e poi permettere l’importazione da dove questo limite non c’è, è un grave controsenso!

  3. Giuseppa MIlone

    Bravi gli agricoltori a difendere la nostra salute , difendendo legittimamente anche i loro interessi .

  4. Giuseppa MIlone

    Anche purché ci sono altre “sostanze tossiche ” , altamente cancerogene , che introettiamo inconsapevolmente, scambiandole per altro

  5. Guardate che non succede solo con il grano, ma anche con la carne, come pure altri prodotti. Carne con ormoni, antibiotici, che importiamo, che da noi sono vietati, capite il controsenso?!!! Adesso i politici ascoltano gli agricoltori, dopo le elezioni europee, saranno sgomberati, vedrete come saranno manganellati. Il fascismo non è stato sconfitto. Ma ha cambiato volto.

  6. Giuseppa MIlone

    Occorre una nuova destra , completamente disconessa da quella che si riconnette al periodo tra le due guerre , una destra dell ‘autorevolezza e del rispetto della giustizia e delle leggi. Una destra che invece di punire dei giovani manifestanti , punisca la violenza. Punto chi più ne ha più ne metta , per il resto cerco di comprare da sempre cose casarecce, evitando scrupolosamente qualsiasi cibo processato industrialmente e addizionato di conservanti e sostanze chimiche , ho 73 anni e ne dimostrò 60 .E non ho i capelli stinti e a sciarpa , ma corti e tinti.

  7. Tantoxsdrammatizzare

    Il grano va in primis a Modica, in un noto Molino. Poi noi al supermercato compriamo la farina prodotta con questo grano. Mentre il nostro grano, di eccellenza, viene pagato una miseria dagli stessi molini.

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