
Genova sarà “Città dell’inno nazionale”. Questo grazie ad una delibera presentata dal modicano Carmelo Cassibba in consiglio comunale ed approvata all’unanimità. ll percorso della delibera fino ad oggi aveva visto una discussione piuttosto accesa durante la presentazione del testo in commissione consiliare. Qui l’opposizione aveva bocciato il documento perché non d’accordo sugli aspetti procedurali. Ora, invece, l’accordo si è trovato sull’emendamento presentato da Simone D’Angelo, capogruppo del PD.
“E un atto di grande rispetto proclamare Genova città dell’Inno – ha dichiarato Cassibba, che è il presidente del consiglio comunale genovese -. Goffredo Mameli e Michele Novaro erano entrambi genovesi, Genova è stata culla del Risorgimento Italiano e teatro di quelle parole cariche di significato e valore che oggi sono simbolo dell’unità nazionale. Qui il 10 dicembre 1847 veniva eseguito per la prima volta in pubblico il “Canto degli Italiani” ed è la nostra città a conservarne, presso il Museo del Risorgimento, la prima stesura firmata da Mameli stesso”.
La delibera proposta dal politico modicano trapiantato a Genova mira a sottolineare il ruolo fondamentale che la città ebbe nel rivendicare l’indipendenza e l’unità nazionale, e nel testo si ricorda che il canto di Mameli fu eseguito per la prima volta proprio a Genova e che le vie della città diventarono protagoniste del “corteo composto da trentamila patrioti, provenienti da ogni parte d’Italia, che sfilò sventolando il tricolore, dall’Acquasola al Santuario di N.S. di Loreto, con il chiaro obiettivo di rivendicare l’indipendenza e l’unità nazionale”. Sempre nella delibera si ricorda anche che “il12 ottobre del 1946 sotto Alcide De Gasperi (…) su proposta del Ministro della Guerra si è stabilito che il giuramento delle Forze Armate alla Repubblica e al suo Capo si effettui il 4 novembre p.v. e che, provvisoriamente, si adotti come inno nazionale l’inno di Mameli”.