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Pozzallo, presentato film di Nicola Colombo “Ragazzo inquieto”

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Atto finale per “Il Ragazzo inquieto”, film di prossima uscita presentato alla stampa nel corso della mattinata, a Pozzallo,  a Palazzo La Pira. Presenti la regista Nella Condorelli, l’autore del libro da cui è tratta la storia di Vanni Rosa, Nicola Colombo, oltre a tutte le maestranze che hanno lavorato dietro le quinte e agli attori (molti dei quali provenienti dalla scuola di teatro pozzallese “A Ciappetta”) che hanno impersonato i protagonisti del lungometraggio. A fare gli onori di casa, il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, il presidente della Civica Assise, Quintilia Celestri e l’assessore Stella Morana. Presente anche il presidente dell’Anppia, l’associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, il livornese Spartaco Geppetti.
Vanni Rosa, anarchico, fervido antifascista, perseguitato politico dal regime fascista, partigiano combattente tra le fila della Brigata Osoppo-Ippolito Nievo tra il Veneto e il Friuli, ha subito persecuzioni e arresti dagli Stati Uniti all’Algeria, dalla Francia all’Italia. Una storia che unisce lo spirito partigiano del combattente alla voglia di rovesciare gli eventi, seguendo ideali e concetti di libertà. Nella Condorelli ha egregiamente esposto quali fossero gli intenti di questo giovane pozzallese, catapultato in Argentina, poi in America fino alle porte della Sicilia, fermo nelle sue convinzioni antifasciste, convinto che il regime fascista portasse odio e morte, propugnatore di una Sicilia redenta dal fascismo e dalla mafia in una Italia sociale e progressista. Vanni Rosa fu anche giornalista e divulgatore, editorialista e commentatore. Dopo l’avvento della Repubblica in Italia, fu persona stimata e ricercata dai politici del dopoguerra per importanti incarichi in seno alla Nazione.
Pozzallo ha fatto da palcoscenico, in questi giorni fra fine gennaio e inizio febbraio, alle riprese del film che, con molta probabilità, sbarcherà a Venezia al prossimo festival del cinema. La Condorelli ha promesso una prima extra-festival che sarà presentata a fine estate in un contesto cittadino ancora da decidere. Resta la conoscenza su pellicola delle viuzze di Raganzino, dove in parte è stato girato il film, oltre alla cartolina degli anni che furono, di cui si sente sempre il bisogno di ricordare per non dimenticare quel periodo brutto e nefasto per l’italica nazione.
Il libro di Nicola Colombo, di cui consigliamo la lettura e che ha lo stesso titolo del lungometraggio, è un coltello che scava in ogni suo angolo l’animo, nell’ardore della lotta per i popoli liberi e contro la “mentalità fascista” in tutte le parti del mondo, ideale, quest’ultimo, che è costato molti anni di carcere al partigiano pozzallese.
“Adesso – ha detto la Condorelli – inizia la parte più difficile, che è quella del montaggio. Durerà parecchi mesi ma l’obiettivo è quello di far uscire il film nel corso della prossima estate”.

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